Con il nuovo servizio BeKnown di Monster, il gigante della ricerca di lavoro in Europa si lancia nel futuro del reclutamento attraverso connessioni tra social network e profili professionali. Sarà in grado l’Adem (Administration de l’emploi) di tenere il passo?
L’Adem è stato l’idea fissa di Nicolas Schmit fin dal 2009 quando, in seguito al rinnovamento della coalizione di governo tra il partito cristiano-sociale (CSV) e Partito Socialista (LSAP) delle elezioni del 7 giugno fu nominato Ministro del lavoro, dell’occupazione e dell’immigrazione.
Da 15 anni si aspettava la riforma di questa amministrazione, completamente collegata al Ministero, rimasta per troppi anni solo un momento di passaggio per i disoccupati residenti in Lussemburgo e nella Grande Regione che si recano in rue Bender – tra il quartiere Gare e Bonnevoie – sempre più numerosi per chiedere l’indennità di disoccupazione. Troppo statica e troppo amministrativa l’Adem. A volte il passaggio in quegli uffici, davanti a quei funzionari – spesso freddi e assenti – si trasforma in un’ esperienza frustrante che aggrava la già non tranquilla situazione – emotiva e psicologica – di chi è in cerca di lavoro.
Lo scopo della riforma era quello di trasformare questo luogo non-luogo, dove sia l’operaio che il plurilaureato vengono trattati allo stesso modo, come numeri, in un’agile Agence pour le développement de l’emploi ovvero “un gestionario di servizi mirati e trasparenti nel quadro della politica dell’impiego statale, come ha dichiarato alla stampa proprio oggi (16 dicembre, ndr) Lucien Lux (LSAP) relatore della legge alla Camera dei Deputati, a riforma approvata.
Con quali armi?
40 professionisti motivati non solo a gestire i dossier dei disoccupati come hanno fatto finora i vecchi placeur (l’Adem si occupa anche degli handicappati, dei giovani e delle donne che rientrano nel mercato del lavoro dopo la maternità, ndr) ma soprattutto con la consapevolezza di “operare da manager e aiutare alla ricerca attiva di impiego”, come ha dichiarato Marc Spautz (CSV).
Schmit lo aveva detto anche l’altro ieri (mercoledi 14 dicembre, ndr) intervenendo alla vigilia del voto di riforma, al Monster Year Event dedicato ai recruiter e al personale delle risorse umane, presso il Novotel di Lussemburgo.
“Abbiamo messo in atto misure che incoraggiano l’impiego dei giovani, la promozione del commerio, l’apprendistato ai mestieri dell’artigianato, la collaborazione tra vari attori per promuovere occupazione anche nell’HORECA (che raggruppa i mestieri del settore hotel, ristoranti, cafe, ndr) – ha sostenuto il Ministro. E ha continuato: “In tema di occupazione, costretti dalla crisi e dalla recessione, dobbiamo agire più rapidamente e in modo più efficiente mobilitando tutti gli attori, privati e pubblici, per offrire alle persone che cercano lavoro una buona qualità dell’informazione e la conoscenza sull’evoluzione del mercato del lavoro”.
Il Ministro spera che l’ Adem si trasformi in un’agenzia di ricerca e orientamento all’impiego più efficace, più aperta e più moderna, ispirata anche ai metodi di business di Monster.Lu che si è concentrata sullo sviluppo delle reti online e sull’uso dei social network.
Monster, il portale dell’occupazione ha aumentato nel corso del 2011 la sua popolarità. Secondo il rapporto annuale presentato durante la giornata, il sito www.monster.lu, declinato in francese e tedesco, riceve 130. 000 visitatori unici al mese con picchi nei giorni di martedi e mercoledi e con un aumento di inserimento di CV che tocca il 12% per i mestieri della finanza. Per livello di posto il 50% dei cv ricevuto da Monster è occupato da quello degli esperti o quadri, il 5% dai dirigenti, l’8% dagli studenti, il 15% dai manager e il 22% debuttanti.
Le offerte di lavoro pubblicate su Monster riguardano principalmente quelle per quadri (per il 67%), 2 % per studenti, 11% per i manager e 2% riservate ai dirigenti.
Tra le parole-chiave più ricercate al primo posto c’è “contabile”, segue al secondo “commerciale” e al terzo “marketing”. Al 19° posto si piazza la parola “italiano”.
In attesa di conoscere in maniera approfondita i cambiamenti apportati dalla riforma – che ci permetterebbero di fare altre considerazioni in merito – ricordiamo che il Ministro ha voluto lanciare alla platea di Monster l’iniziativa di una futura Maison de l’Orientation che sarà aperta in marzo 2012, nel capoluogo a Place de l’Etoile. In chiusura ha anche invitato i presenti a non cedere al pessimismo assoluto.
Premettendo che crediamo che l’Adem, da solo non basti per aiutarci a trovare un lavoro. E premettendo anche che l’iniziativa personale di ciascuno di noi, la motivazione e le reti di conoscenze debbano essere da supporto ai professionisti della ricerca che lo fanno pagati (e bene!) dallo Stato, tuttavia non lo faremo. Non cederemo al pessimismo. E’ giusto credere che il Ministero del lavoro lussemburghese e il Governo in generale si stiano concentrando sul rilancio – dopo aver appreso le cifre dello Statec sull’aumento della disoccupazione che si attesta al 6% – ma è anche lecito pensare che questo rilancio non è detto che ci sia. Se si concentreranno sempre solo sui soliti settori che sono ad oggi stagnanti: la finanza, il commercio, l’Horeca, l’artigianato e non decidano di spingere massicciamente sull’innovazione come le energie verdi o l’information technology oppure nella creazione di finanziamenti alle nuove start-up o alle imprese costituite da donne o agli incubatori d’impresa (che in Italia esistono da molto tempo) tutto girerà in maniera molto lenta. E ci sarà un rischio per il piccolo Granducato, che si fonda principalmente sulla finanza, nell’attesa di decisioni più innovative. Il rischio di restare indietro nel vortice dell’economia mondiale.
Paola Cairo