Cosa succede quando la natura incontra la città, l’arte dialoga con la scienza, e il verde diventa linguaggio comune tra designer, agricoltori, cittadini e bambini? Succede LUGA – Luxembourg Urban Garden 2025. Un nome che è già un manifesto, e un progetto che va ben oltre la semplice esposizione orticola: LUGA è una promessa di rigenerazione urbana, un invito a vivere diversamente lo spazio pubblico, un’occasione concreta per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente.

Dal 7 maggio al 18 ottobre 2025, LUGA animerà cinque luoghi emblematici del Granducato, dal Parco municipale Édouard André alle valli della Pétrusse e dell’Alzette, passando per Kirchberg fino a Ettelbruck, con installazioni paesaggistiche, laboratori, mostre e percorsi immersivi. Un percorso “dal visibile all’invisibile”, come suggerisce il tema centrale, per (ri)scoprire la biodiversità, la sostenibilità e la cultura del verde urbano.

LUGA è il frutto di una rete estesa di collaborazioni: dal Ministère de l’Agriculture alla Fédération Horticole Luxembourgeoise, dalle scuole ai centri di ricerca, dagli artisti ai semplici cittadini. Sono stati lanciati concorsi internazionali per la progettazione dei giardini urbani, molti dei quali realizzati con materiali riciclati o a basso impatto ambientale. Ogni installazione racconta una storia, pone una domanda, invita a riflettere. Non manca il lato educativo. Con iniziative come FuDo, per l’educazione alimentare dei più piccoli, o lo Science Hub, uno spazio didattico dove scienza e natura dialogano in modo accessibile. Anche la partecipazione alle fiere internazionali, come la recente Foire BNE 2025, testimonia l’ambizione di LUGA: costruire una città del futuro fondata su saperi condivisi e pratiche sostenibili.

LUGA è gratuita, aperta, pensata per tutti. Un laboratorio a cielo aperto dove i confini tra cultura, agricoltura e innovazione si fondono. È un viaggio che ognuno può intraprendere a modo proprio: con un picnic, una visita guidata, una riflessione personale in un giardino. È anche un’occasione per vivere il Lussemburgo con occhi diversi, cogliendo il potenziale di una città che sa reinventarsi senza perdere la propria identità.
E allora, non resta che dire: benvenuti nel giardino urbano del futuro. Qui potete trovare il programma completo.
Stella Emolo
