La Chambre des Salariés (CSL) ha organizzato lo scorso 12 giugno una conferenza sulla direttiva europea in  merito ai salari minimi e al suo ruolo nel rafforzamento della politica di contrattazione collettiva

La Chambre des Salariés ha pubblicato un articolo in cui chiede un aumento del salario minimo poiché sostiene che il Lussemburgo è uno dei Paesi con i salari minimi più bassi rispetto al costo della vita. La direttiva mira a garantire che i salari minimi legali raggiungano un livello adeguato e a rafforzare i sistemi di contrattazione collettiva. Se ne è discusso ampiamente durante la conferenza che ha avuto per protagonista Torsten Müller, ricercatore senior presso l’Istituto sindacale europeo (ETUI) nei settori della contrattazione collettiva, dei salari (minimi) e dei sindacati in Europa, il quale ha spiegato in maniera chiara e didascalica a che punto siamo.

La direttiva europea sui salari minimi, adottata nell’autunno del 2022, è il primo atto legislativo dell’UE che mira esplicitamente a garantire che i salari minimi legali raggiungano un livello adeguato e a rafforzare i sistemi di contrattazione collettiva. L’importanza storica della direttiva sui salari minimi risiede nel fatto che salari minimi dignitosi e un elevato livello di contrattazione collettiva sono considerati strumenti essenziali per il raggiungimento di obiettivi socio-politici generali, come la riduzione delle disuguaglianze retributive e della povertà lavorativa. Per raggiungere questi obiettivi, la direttiva definisce alcuni criteri e valori di riferimento per i salari minimi legali e i contratti collettivi negli Stati membri dell’UE. Ma ciò che è particolarmente importante dal punto di vista sindacale è il fatto che la direttiva sui salari minimi contiene una serie di disposizioni volte a rafforzare i sindacati. Ad esempio, il chiarimento che la contrattazione collettiva da parte dei lavoratori può essere condotta solo dai sindacati. La scadenza per il recepimento della direttiva nel diritto nazionale era il 15 novembre 2024. Dalla sua adozione, più di due anni fa, la direttiva sui salari minimi ha portato a significativi aumenti dei salari minimi e a riforme dei sistemi di contrattazione collettiva in molti Paesi.

Presenti all’evento Nora Back (presidente dell’OGBL), Sylvain Hoffmann, direttore della CSL e numerosi delegazioni e delegati. Da notare la presenza dell’ex Commissario europeo agli affari Sociali e all’Integrazione Lavoro Nicolas Schmit, che ha puntualizzato alcuni aspetti mettendo in rilievo come la direttiva, seguendo l’iter della trasposizione nella legislazione nazionale, incontri problemi nei differenti sistemi salariali nazionali.

Marcello Magliulo (Foto cover: web)

QUALCHE CIFRA
Ecco alcuni punti chiave sul salario minimo in Lussemburgo:
Salario minimo non qualificato: 2.703,74 euro lordi al mese per i maggiorenni
Salario minimo qualificato: 3.244,48 euro lordi al mese per gli adulti dai 18
anni in su con una qualifica professionale
Salario per i giovani: i giovani di 17 anni guadagnano l’80% del MSS, ovvero 2.162,99 euro lordi; e i giovani di 15-16 anni guadagnano il 75% del MSS, ovvero 2.027,80 euro lordi. (MM)

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