La grande iniziativa è stata lanciata a Genova nell’ambito di Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU

Giovanni Maria De Vita – Responsabile Progetto Italea

Una rete dei Musei dell’Emigrazione italiana per valorizzare il patrimonio di conoscenze che custodiscono. È la grande iniziativa presentata oggi al Congresso internazionale “Diaspore Italiane – Rappresentazione e Questioni di Identità” di Genova, nell’ambito del Progetto Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri. «Il patrimonio custodito dai nostri Musei dell’Emigrazione deve essere condiviso e messo a disposizione dei viaggiatori delle radici che vengono a visitare i luoghi da cui sono partiti i loro antenati – ha detto Giovanni Maria De Vita, Responsabile del Progetto Italea per il Ministero degli Affari Esteri – ma anche dell’opinione pubblica italiana affinché conosca e apprezzi la storia dell’emigrazione e si renda conto del potenziale che offre questa eccezionale risorsa rappresentata dagli 80 milioni di italiani all’estero, che hanno raggiunto tutti i vertici delle società in cui vivono». «Siamo a Genova – ha aggiunto inoltre Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina – per rafforzare il senso e l’importanza dei musei dell’Emigrazione in Italia. Sono un patrimonio che va valorizzato per conoscere meglio la storia della nostra emigrazione, ancora troppo poco conosciuta».

Luigi Vignali DG per gli Italiani all’estero – MAECI (2)

I NUMERI DEL PROGETTO – A Genova sono stati presentati i numeri del Progetto Italea, che mira proprio ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Italea ha costruito una rete sul territorio capillare e dinamica con 20 gruppi regionali e 16 coordinatori. Il sito web italea.com è già stato visitato da oltre un milione e 100 mila persone; sono quasi 5.000 le richieste di viaggi o ricerche genealogiche, 368.000 visualizzazioni del sito Italea Card (la card che offre vantaggi, sconti e agevolazioni per chi viene in Italia a scoprire le sue origini) e 11.252 iscritti al programma. E ancora: 833 Comuni coinvolti e 742 eventi già organizzati. Oltre 60 eventi di sensibilizzazione in Italia organizzati dalle Italee regionali per favorire le occasioni di collaborazione e confronto; 19 missioni all’estero in 13 Paesi con una partecipazione stimata di oltre 1,5 milioni di persone.

COS’È ITALEA – In coincidenza con l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo è stato avviato Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU, che invita gli italo-discendenti nel mondo a venire a visitare il Paese di origine della propria famiglia. Il Turismo delle radici nasce con l’intento di far scoprire cultura, riti e tradizioni e valorizzare i luoghi che non sono meta del turismo di massa. Il progetto coinvolge oltre 800 piccoli Comuni italiani, vincitori del bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti. Italea si riferisce al nostro Paese e alla “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta un invito alla riscoperta della “pianta madre”.

IL DIBATTITO A GENOVA – A Genova nei giorni 5, 6 e 7 dicembre presso il MEI-Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e il Galata Museo del Mare, si tiene la quinta edizione del congresso internazionale “Diaspore Italiane – Rappresentazione e Questioni di Identità”, evento di approfondimento e discussione sul fenomeno dell’emigrazione italiana e le realtà dei musei delle migrazioni. Tre giorni di dibattitto sul tema dell’emigrazione italiana: oltre 80 esperti provenienti da vari paesi per analizzare lo stato dell’arte dell’emigrazione italiana e sulle realtà museali dedicate.

Di seguito la lista dei Musei che hanno finora aderito alla Rete:

• Abruzzo – Fondazione Genti d’Abruzzo Onlus, ente gestore del Museo delle Genti d’Abruzzo – Pescara
• Basilicata – Museo Emigrazione Lucana – Centro Lucani nel Mondo “Nico Calice” – Lagopesole (PZ)
• Campania – Museo del Cognome – Padula (SA)
• Calabria – La Nave della Sila – Spezzano della Sila (CS)
Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni – Cariati (CS)
• Emilia-Romagna – Centro di documentazione dell’emigrazione parmense Bedonia – Parma
• Liguria – Museo Internazionale dell’Emigrazione Italiana – Genova
MuSel – Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante – Sestri Levante
• Marche – MEMA – Museo dell’Emigrazione Marchigiana – Recanati
• San Marino – Museo dell’Emigrante – Centro di ricerca sull’emigrazione
• Molise – Museo Comunale delle Migrazioni – Vinchiaturo (CB)
• Piemonte – Centro Studi Silvio Pellico ETS, Comitato di gestione del Museo Regionale dell’emigrazione dei Piemontesi – Frossasco (TO)
Museo Regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo – Museo Spazzacamino – Santa Maria Maggiore
• Sardegna – MEA – Museo dell’emigrazione sarda – Asuni
• Sicilia – Museo Eoliano dell’emigrazione – Salina (ME)
Museo Ibleo dell’Emigrazione – Giarratana (SR)
Museo Etnologico Caropepe Valguarnera – Caropepe (EN)
Ecomuseo Petra d’Asgotto Nicosia (EN)
Museo dell’Emigrazione dell’Area Trapanese di Santa Ninfa – Santa Ninfa (TP)
Museo Tempo Canicattini Bagni (SR)
• Toscana – Archivio Diaristico nazionale – Pieve Santo Stefano
• Veneto – MiM Museo interattivo delle migrazioni – Belluno

(Comunicato stampa 5 dicembre 2024

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