A cento anni dalla nascita, Milano celebra il suo cittadino che è l’ emblema della televisione e lo fa con la mostra “Mike Bongiorno 1924-2024 ». A Palazzo Reale fino al 17 novembre.
Chi è Mike Bongiorno? un personaggio di spettacolo? un uomo di cultura? cosa ha fatto per essere ricordato e conosciuto, semplicemente come “Mike »? Conviene, per dare queste risposte, fare un passo indietro e raccontare brevemente la sua storia. Mike Bongiorno (senza la “u” come tende a precisare) nasce a New York il 26 maggio 1924 da papà siciliano – Philip Bongiorno – e mamma piemontese, Enrica Carello. Il papà è un avvocato italoamericano e la mamma appartiene alla borghesia torinese. Il piccolo Michael trascorre l’infanzia a New York, ma poi, dopo il crollo di Wall Street, la famiglia viene travolta dalla crisi economica e così la mamma lo porta con sé dai parenti in Italia, a Torino, mentre il papà resta nella Grande Mela. Nel 1934 il padre, che si è ripreso dalla crisi, vorrebbe che la moglie e il figlio tornassero a New York, ma la moglie chiede la separazione e resta in Italia con il figlio. Michael, molto sensibile, ricorderà sempre l’ ultima vacanza insieme ai genitori a Ortisei, in Trentino Alto Adige. Durante il liceo classico, Mickey (come viene affettuosamente chiamato dal suo mentore Luigi Cavallero) si dedica al giornalismo sportivo. Siamo nel 1943, in piena guerra. I suoi parenti vengono tutti sfollati e i tedeschi vorrebbero che si consegnasse a loro in quanto cittadino americano. È a questo punto che il giovane Mike decide di nascondersi in un paesino della Val di Susa e di diventare una staffetta partigiana. Purtroppo, nel 1944, a causa di un delatore, viene catturato insieme con i suoi compagni e rinchiuso a San Vittore, dove viene messo in cella con Indro Montanelli. Gli orrori della guerra lo segneranno per sempre. Nel 1945 viene rimandato negli Stati Uniti grazie a uno scambio di prigionieri. E qui comincia la sua nuova vita. Racconta la sua storia alla radio “Voice of America”, trasmessa anche in Italia e qui viene riconosciuto da un amico che avverte la sua mamma dicendole che Mike è vivo e abita a New York. Durante questa esperienza radiofonica conosce il corrispondente RAI Gianni Granzotto, che parla di lui a Vittorio Veltroni, il direttore della redazione delle Radiocronache del Giornale Radio. Questi gli offre una collaborazione per la trasmissione “Voci dal mondo” costruita intorno alle corrispondenze estere. Ed è Veltroni che lo chiamerà Mike, attribuendogli un nome che lo segnerà per sempre. Il suo primo lavoro in Italia consiste in una trasmissione che lo porta in giro per il Paese registrando le voci degli italiani che hanno parenti in America per fargliele ascoltare. In questo tour in giro per l’ Italia incontra appunto Veltroni che, nel 1953 gli affida la conduzione televisiva di “Arrivi e partenze”. Questo sarà anche il primo programma televisivo della RAI, il 3 gennaio 1954.Da questo momento Mike alterna alla TV anche la radio con il quiz radiofonico “Il motivo in maschera” con Lelio Luttazzi e Isa Bellini, che riscuote un grosso successo.
La popolarità che lo incorona definitivamente arriva con il quiz “Lascia o raddoppia?” nel 1955, con la storica valletta Edy Campagnoli. Sì raggiungono ascolti incredibili e il programma passa dal sabato al giovedì per le lamentele degli esercenti dei cinematografi che, al sabato, si ritrovano con le sale vuote perché gli spettatori preferiscono il quiz al cinema. Da qui la strada è in discesa. I quiz si susseguono uno dopo l’altro: da “Campanile sera” a “Caccia al numero”, da “Attenti al ritmo” a “Ferma la musica!”. Intanto, nel 1963 conduce il primo dei suoi undici Festival di Sanremo. Sempre nel 1963 lancia il programma “La fiera dei sogni” dove, per la prima volta, usa il suo celebre motto Allegria! Il 5 febbraio 1970 pone un’ altra pietra miliare nella carriera di Mike (l’Uomo dei Quiz): va in onda la puntata pilota di ” Rischiatutto” con valletta Sabina Ciuffini. Il successo supera quello di “Lascia o raddoppia?” e la trasmissione prosegue fino al 1974. In questo gioco ci saranno concorrenti che diventeranno “storici” per le ingenti somme vinte grazie alla loro bravura.
Altro Quiz importante è “Scommettiamo” che debutta con la televisione a colori nel 1978. Grandi cambiamenti però attendono Mike, il quale viene contattato da Silvio Berlusconi che sta per lanciare la TV privata con TeleMilano 58 nel 1978. Mike decide di fare il grande salto e lascia come ultimo quiz in RAI “Flash” nel dicembre 1980. TeleMilano 58 diventa poi Canale 5 e Mike comincia a condurre i suoi nuovi quiz: “Bis”, ” Superflash”, fino ad arrivare a “La ruota delle Fortuna” e a “TeleMike ».
Nel 1997 la RAI lo invita a condurre il Festival di Sanremo, che per lui sarà l’ ultimo. Nel 1998 entra nel Guinness dei Primati come presentatore attivo più longevo al mondo. Il 3 gennaio 2004 è ospite d’ onore di Pippo Baudo su RAI Uno per celebrare i 50 anni della TV italiana e nello stesso anno, per i suoi 80 anni, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo nomina “Grand’Ufficiale con Ordine al merito della Repubblica Italiana ». In seguito, con Rosario Fiorello, col quale dà vita a un sodalizio che durerà per anni, collabora ad alcuni spot pubblicitari. Da ultimo, nel 2007, viene insignito anche della laurea magistrale “honoris causa” in Televisione, Cinema e Produzione multimediale dall’Università IULM di Milano. Sì spegne a Milano l’8 settembre 2009 e il suo funerale viene celebrato nel Duomo di Milano. Lo ricorderemo sempre con… allegria!
Anna Violante