Rosa Chemical bacia Fedez, Chiara Ferragni senza parole, Gino Paoli a ruota libera, Vanoni un mito, Depeche Mode infiammano l’Ariston, il messaggio di Zelensky, povero di contenuto, letto da Amadeus

E’ stato un Festival irripetibile questo Amadeus-quater . A partire dal numero “esagerato” di cantanti in gara, 28, che ha fatto lievitare il tempo dello show e delle nostre “borse” sotto gli occhi e che forse per il quinto mandato sarebbe il caso di rivedere. E’ stato il Festival dell’amore, con i Coma Cose che cantano l’Addio e si giurano amore eterno annunciando il loro matrimonio, Rosa Chemical che bacia Fedez “preso dall’amore”, di Ariete che canta un mare di guai ma finalmente sale sul palco in giacca e cravatta, libera e finalmente senza paura. Con gli Articolo 31 che tornano a fare musica insieme, da buoni amici, dopo anni di litigi e separazioni. E’ stato il Festival delle polemiche – ma quelle si sa fanno parte del copione – con Salmo che si butta nella piscina della Costa crociera e bagna un microfono che ha un costo elevato, di Blanco che ha un problema tecnico e allora distrugge la scenografia dei fiori di Sanremo, di Fedez che fa un free style non concordato e attacca un viceministro.

E’ stato anche il Festival delle mancate prese di posizione, delle domande disattese, delle situazioni non chiarite. E’ stato il Festival di Gianni Morandi che con l’entusiasmo di un ragazzino ha fatto il “bravo presentatore”, il super-ospite, il valletto e l’assistente di scena. E’ stato il Festival di Chiara Francini che, solo alle due di notte, ha raccontato il dolore per una donna per la mancata maternità. Semplicemente Superlativa!

E’ stato il Festival di Paola Egonu, che ha portato sul palco la sua libertà e l’orgoglio di essere italiana, non solo con una maglia sportiva addosso. E’ stato il Festival di Francesca Fagnani, forse un po’ poco belva, ma capace di far sparire i “valletti” vicino a lei. Non è stato, ahimè, il Festival di Chiara Ferragni, bella ed evanescente, che ha fatto l’influencer e niente di più…E’ stato, ovviamente, anche il Festival di Amadeus, direttore artistico e conduttore, che è fedele al suo format che prevede la necessità di una spalla – un tempo Fiorello, quest’anno Morandi – e di presenze femminili diverse, sera per sera, per non rischiare di trovare una donna “forte” che nelle cinque serate possa in qualche modo oscurare il suo ego. Il suo lavoro lo sa fare e anche bene, tuttavia il “copia e incolla” dei suo Festival necessita di una rinfrescata. Pensaci, Ama!

E’ stato, fin da subito, il Festival di Marco Mengoni che già dalla prima serata è stato in testa a tutte le classifiche senza lasciare alcuna possibilità agli altri cantanti in gara. “Vorrei dedicare questa vittoria a tutte le donne che hanno portato su questo palco dei pezzi meravigliosi. – ha dichiarato Mengoni subito dopo la proclamazione. Visto che siamo arrivati in cinque ragazzi credo sia giusto dedicarlo alle artiste del festival che pure avevano dei pezzi strepitosi”

Secondo classificato Lazza, che ha fatto una grande rimonta nella serata finale, terzo Mr. Rain, che dice in un suo verso “Ho imparato a volare dopo che mi hanno spezzato le ali”, quarto Ultimo, probabilmente deluso, quinto Tananai che l’anno scorso fu ultimo e che è cresciuto tantissimo.

Gli altri premi assegnati sono: il Premio della critica Mia Martini va a Colapesce e Di Martino con Splash, il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla va a Colapesce e Di Martino. Il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo va a Coma Cose con l’Addio. Il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, assegnato dall’orchestra, va a Marco Mengoni.

“Qui non arriva la musica tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai” canta Mengoni. La musica invece è arrivata, pure forte e bella mentre effettivamente non abbiano dormito mai in questa settimana frenetica ma sempre entusiasmante. E mentre cala il sipario su questo 73^ edizione del Festival non resta che ricordare a tutti quelli che “io non lo vedo”… che da sempre, nonostante tutto, Sanremo è Sanremo.

Gilda Luzzi

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