I Maneskin – superospiti – si riprendono il palco dell’Ariston, per Mengoni non c’è gara

Tocca a Gianni Morandi, molto a suo agio nel ruolo di conduttore (senza il prefisso co-), aprire la terza serata del festival di Sanremo e presentare Amadeus, “l’uomo che in quattro anni è stato fino a oggi su questo palco 5681 minuti, ha indossato 45 giacche diverse, ha ospitato 119 cantanti in gara, ha ascoltato 9973 canzoni… E il direttore artistico, che si sta ‘sboomerizzando’ e un po’ ridicolizzando, scende la scala in diretta Instagram.

E’ la serata di tutti i 28 cantanti in gara, sicuramente la serata più lunga in assoluto oltre alla finale e quindi conviene mettersi comodi, sbirciando la scaletta e approfittando delle pause-pubblicità di sei minuti per far tappa, di tanto in tanto, al locale di servizio…

E’ la serata dei Maneskin che tornano sul palco dal quale, nel 2021, iniziarono la cavalcata che li ha portati a conquistare il mondo. La band ha scatenato il pubblico con un medley dei loro successi: I wanna be your slave, Zitti e buoni (il brano con cui vinsero prima a Sanremo poi all’Eurovision Song Contest), The loneliest e l’ultimo singolo Gossip sulle cui note è salita sul palco anche la leggenda del rock Tom Morello. Prima di salutare, i Maneskin hanno ricevuto il Premio Città di Sanremo.

Il ruolo di co-conduttrice spetta questa sera a Paola Egonu, spigliata e sicura, a volte quasi “navigata”, azzecca i tempi e i ritmi delle presentazioni e “duetta” con sicurezza con Morandi e Amadeus. Nel monologo di ordinanza, che il direttore artistico lascia a disposizione delle sue partner femminili, racconta i suoi momenti difficili. “Nel mio sport (pallavolo ndr) gioco in attacco: sbaglio ma sto imparando ad accettare l’errore. Vengo criticata e non finiranno mai ma la maggior parte sono gratuite. Ho affrontato momenti brutti ma mi godo quelli belli. Non sono una vittima, ho solo raccontato le mie debolezze e paure. Amo l’Italia e vesto con orgoglio la maglia azzurra che è la più bella del mondo. Ho responsabilità verso questo Paese: ho perso molte finali, ma non sono una perdente, così come chi non riesce a realizzare al primo colpo il proprio sogno. Come Vasco che arrivò penultimo e poi ci ha insegnato che ognuno con il suo viaggio, ognuno diverso è riuscito a realizzare i propri sogni”.

Il viaggio e i sogni sono anche quelli che tutti i 28 cantanti in gara portano sul palco attraverso la loro musica e i loro testi. La speranza, l’entusiasmo e l’ottimismo travolgente dei giovanissimi; le emozioni, i tormenti, i percorsi di vita più o meno complicati dei “veterani”.

Il televoto e la giuria demoscopica, come da previsioni, stravolgono la classificia della Sala Stampa, ad eccezione di Marco Mengoni che resta, inscalfibile al primo posto. Salgono Ultimo – che recupera dal 10 al 2 posto – e Mr. Rain balzato al terzo posto. La classifica generale, scaturita dalla somma complessiva dei voti della stampa delle prime due serate e della demoscopica e del televoto della terza serata è la seguente:

  1. Marco Mengoni
  2. Ultimo
  3. Mr. Rain
  4. Lazza
  5. Tananai
  6. Madame
  7. Rosa Chemical
  8. Colapesce e Dimartino
  9. Elodie
  10. Giorgia
  11. Coma Cose
  12. Gianluca Grignani
  13. Modà
  14. Paola e Chiara
  15. LDA
  16. Ariete
  17. Articolo 31
  18. Mara Sattei
  19. Leo Gassmann
  20. Colla Zio
  21. Levante
  22. Cugini di Campagna
  23. gIANMARIA
  24. Olly
  25. Anna Oxa
  26. Will
  27. Shari
  28. Sethu

Gilda Luzzi

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