Abbiamo visto anche per voi due pellicole in programma durante la kermesse
Fino a che punto può spingersi il disagio giovanile? Quanto si può chiamare ‘’disagio” il voler vivere fuori dagli schemi? Quanto è grande e incolmabile la lacuna (voragine?) generazionale fra chi è giunto alla mezza età e i giovani adulti? Queste domande pone e ci pone la bellissima pellicola di Cosimo Gomez. In Io e Spotty i due protagonisti Michela De Rossi (brava, brava!), nel ruolo di Eva, e Filippo Scotti (Matteo) sono due post adolescenti che cercano di (soprav)vivere in un mondo che sembra voler dettare loro tutte le regole. Lei costretta a zigzagare fra bugie e attacchi di panico, lui a inventarsi un ruolo bizzarro per elemosinare affetto. Il regista è stato bravo nel mettere insieme scene che ci coinvolgono a tal punto da essere anche noi, per un momento, persi come Eva e Matteo. Alla fine ci ritroviamo…e forse pure loro due!
Si cambia registro con la pellicola di Mario Martone: Nostalgia. Il protagonista è un eccellente (che non delude mai) Pierfrancesco Favino, ma l’altra vera ”protagonista’’ è Napoli, che il regista ama e celebra con maestria, rendendola metafora di emozioni e volano di suggestioni. La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea (2016), narra la vicenda di un uomo che torna nella sua città natale dopo 40 anni. Vuole ritrovare la madre, un vecchio amico, i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza, i ricordi sbiaditi, ma forse semplicemente se stesso. o forse vuole solo fare i conti con un passato e un segreto…Il finale uno se lo aspetta, ma cosa conta di più in questo film, ruvido e poetico al tempo stesso, è come a ”quel finale’’ il regista ci arriva: fra dialoghi sapienti, inquadrature magistrali e un Favino in gran forma attorniato da un cast eccellente. Se proprio potete vedervi uno o pochissimi film durante questo festival, andate a vedere almeno questo. Il festival continua, siamo solo all’inizio. Per sapere di tutto e di più: www.festival-villerupt.fr
Maria Grazia Galati