Ricordate la raccolta di bici, skateboard, scooter avvenuta tra marzo e aprile per i rifugiati (non solo) ucraini? L’associazione Afrilanthropy ha lanciato una piattaforma che diventerà presto una app scaricabile da google play e app store

Si chiama Riding the Rainbow, la nuova piattaforma digitale dove la generosità incontra la felicità, dove biciclette usate, attrezzature sportive e musicali possono essere donate direttamente per portare una luce di arcobaleno ai giovani rifugiati.  Un “luogo” in cui le persone possono connettersi direttamente, condividere esperienze e costruire insieme un mondo migliore e più sostenibile.

Tutto è iniziato nel marzo di quest’anno da un’idea semplice Made in Italy di una famiglia italiana a Lussemburgo che, come altre, voleva fare qualcosa per essere di conforto ai rifugiati in arrivo in Lussemburgo. Due biciclette che i ragazzi, ormai cresciuti, non usavano più, ma che potevano far felici i bambini ucraini. E’ bastato un post su facebook e si è avviato l’incontro:  “La gioia dei ragazzi ucraini è stata incontenibile – racconta Emanuele Santi, il capofamiglia – erano appena arrivati a Lussemburgo e per un momento hanno dimenticato il trauma e le loro biciclette lasciate a casa. Il caso ha voluto che le prime dueruote in dono fossero anche blue e gialle come i colori della bandiera ucraina”. La famiglia Santi offre il suo garage a chi vuole unirsi alla raccolta. “In pochi giorni il nostro garage è diventato luogo di incontro tra persone che volevano, nel loro piccolo, aiutare le famiglie appena arrivate. Ciò che si scambiava non erano solo biciclette, ma solidarietà, sorrisi e tanti consigli pratici – dice Francesca Russo, moglie di Emanuele-.

L’iniziativa si espande a macchia d’olio, grazie ai volontari, molti di loro italiani ma non solo, dell’associazione Afrilanthropy, ONG lussemburghese fondata da Emanuele stesso, con vocazione sull’Africa, ma sempre pronta a adattarsi alle emergenze e attiva da anni nell’ambito dell’integrazione dei giovani nel sociale, attraverso il sostegno a centinaia di ragazzi nelle periferie romane e in Mozambico, in collaborazione con il progetto Colors e la Lazio Basket (https://laziobasket.it/progetto-colors/). La stessa ONG aveva anche organizzato, in poco tempo, una giornata di sport e solidarietà con oltre 40 ragazzi rifugiati, presso un club di calcio di Lussemburgo.

In poche settimane i centri di “raccolta” diventano 5 in tutto il Paese e vengono distribuite oltre 350 biciclette a persone di 6 nazionalità, oltre a monopattini e skateboard.

Poi avviene l’incontro con la Fondazione Œuvre Nationale de Secours Grande-Duchesse Charlotte e la Fondazione Losch, che vedono il potenziale dell’iniziativa e incoraggiano la ONG ad andare oltre. Grazie ad un piccolo finanziamento delle due fondazioni, Emanuele e il suo team ingaggiano uno sviluppatore e una project manager ucraini, Vicktoriia Tymtsias, quest’ultima, madre di una delle prime beneficiarie del progetto.

Ne emerge una applicazione web dove chiunque può postare non solo bici ma articoli sportivi, musicali e giochi, e distribuire direttamente i propri articoli incontrando i rifugiati in un luogo di propria scelta. “Così facendo abbiamo ridotto anche la necessità di trasporto verso i punti di raccolta rendendo l’iniziativa ancora più sostenibile favorendo l’economia circolare” commenta Claudio Cardinetti, un altro volontario italiano dell’iniziativa, che ha ospitato un centro di raccolta a Schifflange.

“Il nome dell’iniziativa Riding the Rainbow (in bici sull’arcobaleno, ndr) si ispira a uno dei messaggi ricevuti da una madre di rifugiato che, nel ringraziarci, ha commentato come le donazioni regalassero una luce di arcobaleno”, commenta Andrea Bua, un altro dei volontari che ha ospitato un centro a Limpertsberg.

L’applicazione che vuole essere un vero Uber della solidarietà sarà disponibile in tutto il mondo.

Guarda il video QUI

Per iscriversi alla piattaforma www.ridingtherainbow.com

Per ulteriori informazioni:  www.afrilanthropy.org

Per chi avesse voglia di unirsi al progetto puo’ contattare:  v.tymtsias@afrilanthropy.org

Emanuele Santi, presidente (10 rue de Muguets, 2167 – Luxembourg)

(Red)

Leggi anche: Avete una bici, uno scooter o skateboard che non usate? – PassaParola Magazine

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