Serata unica ieri sera al Grand Théâtre di Lussemburgo per Machbeth Underworld, opera di William Shakepeare e la musica di Pascal Dusapin, grazie alla co-pruduzione Staatstheater Saarbrücken e Les Théâtres de la Ville de Luxembourg.
Il celebra dramma shakespeariano viene riesaminato da Pascal Dusapin da una prospettiva chiaramente contemporanea. Contrassegnato da Edgar Varèse, Franco Donatoni e influenzato dal jazz, Dusapin sviluppa uno stile indipendente. Il suo senso della melodia gli consente di riprodurre l’intonazione della voce nella scrittura strumentale. La sua variegata colonna sonora diventa la vera protagonista della storia.
Con il suo librettista Frédéric Boyer, Dusapin immagina Macbeth nell’aldilà. Tutti i personaggi sono morti, ma alcuni non lo sanno: Macbeth, Lady Macbeth, lo spettro di Banco, il bambino … Questo bambino morto è la pietra angolare del senso di colpa che tormenta i Macbeth. Intrappolati in un limbo operistico, sono condannati a rivivere il loro passato in un regno ultraterreno sorvegliato da esseri da incubo. Come emblema del male, la coppia shakespeariana ci attira nelle regioni più oscure dell’anima umana.
D’effetto e di grande impatto la scenografia che rappresenta questo mondo decadente abitato da personaggi inquietanti. Molto belle anche le coreografie, con ballerine che spuntano da sotto il palco, come se volessero invadere la scena.
Per chi volesse saperne di più, rimandiamo al sito del teatro di Saarbrücken:
www.staatstheater.saarland/fr/productions/operas-comedies-musicales/detail/macbeth-underworld
Amelia Conte (Foto: macbeth_c_Kaufhold_0555)