Ilaria Fiore vive e lavora a Milano. Quando le ho chiesto cosa avesse fatto durante il primo lockdown, mi ha detto: <<Ho fatto dei”videoclip tableau vivant” nei quali, sia io che altre persone, abbiamo dato vita a dei quadri famosi, abbigliandoci come i soggetti dei quadri. Questa capacità di “trasformazione » la  devo un po’ al fatto che faccio teatro. Anzi: l’ultima rappresentazione teatrale è stata qualche giorno prima del lockdown. Oltre a questo, ho fatto anche delle visite virtuali online e sono riuscita a fare un viaggio in agosto>>. Riguardo alla situazione attuale, questo è il suo punto di vista: <<A mio parere dovrebbero riaprire mostre e musei perché sono a basso rischio in quanto il numero è contingentato ed esiste il distanziamento. Altrimenti, le perdite in fatto di guadagni saranno sempre maggiori>>. In merito alle previsioni per il 2021 ha risposto così: <<A mio parere il turismo dovrebbe rivendersi in modo da puntare più sulla qualità che sulla quantità. Ad esempio: alzare, inevitabilmente, i prezzi per avere piccoli gruppi seguiti da un accompagnatore che, anche all’estero, faccia da intermediario con la guida locale e da garanzia sanitaria. A parte questo, il Comune di Milano ha promosso fra le guide l’ idea di cercare degli itinerari di quartiere scegliendo i cinque più interessanti da fare mensilmente e mettendoli sulla piattaforma yesmilano.it. Il mio, sui Navigli è stato scelto>>.
Valeria Lorenzini vive e lavora a Cortona, dove ha anche un negozio insieme con la sorella. Durante la pandemia ha “rispolverato” una sua passione: la fotografia. <<Da ragazza i miei amici, mi chiamavano “cinese” o “giapponese” perché mi fermavo sempre a fotografare tutto quello che vedevo>> mi dice al telefono  << e così ho pensato di promuovere la mia città, fotografandola nelle sue varie parti, a cominciare dalla stupenda chiesa di San Francesco, progettata da Frate Elia, amico del santo. Ho così montato il video, mettendo come sottofondo due canti del Laudario – unico ancora intatto – del XIII secolo. Nel secondo video ho aggiunto la mia presenza, descrivendo i vari luoghi della mia città. Non ho voluto fare delle descrizioni accurate e particolareggiate, in modo da rendere l ‘approccio più semplice per tutti>>. I video sono molto belli e montati con cura. Facendo il punto sulla situazione attuale, ha detto: <<È un disastro. Ripiego sul negozio, che è importante in questo momento. Ho smesso di lavorare alla fine di febbraio, accompagnando ad Arezzo e a Cortona dei signori che abitavano vicino a Codogno. Poi non ho fatto più nulla fino a quest’estate, dove ho avuto la “fortuna” di fare dieci servizi con piccoli gruppi, a Cortona e nei dintorni, ad esempio al Marchesato di Monte Santa Maria, in provincia di Perugia>>. Alla domanda: “Cosa ti aspetti dal 2021?” ovviamente, ha risposto: <<Spero in una ripresa intorno ad aprile-maggio perché noi, a Cortona, viviamo di turismo>>.
Grazie a Ilaria e a Valeria per il loro contributo. è soprattutto grazie a persone come loro, che riescono a “reinventarsi” , che potrà esserci un futuro per l’arte e la cultura aperte a tutti. Se vogliamo che ” la bellezza salvi il mondo », come diceva Dostoevskij, e la cultura salvi la società dall’ignoranza, dobbiamo riaprire i musei, i teatri e i cinema e dare lavoro alle case editrici in modo che possano ” sfornare” nuovi libri che ci aiutino a risollevarci dal buio che offusca la ragione.
Anna Violante
 
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