CONFERENZA STAMPA DI PRIMO MINISTRO E MINISTRA SALUTE: SITUAZIONE COMPLICATA, MA ANCORA GESTIBILE. FONDAMENTALI I PROSSIMI GIORNI PER DECIDERE LE NUOVE MISURE

 

Xavier BETTEL, Primo ministro

Ringrazio a tutti gli attori di questa situazione. La situazione è grave e con forti conseguenze. Noi stiamo facendo di tutto per proteggere la situazione. Notiamo una certa stabilità dal 21 ottobre, con una percentuale stabile di positivi rispetto ai test fatti. Possiamo parlare di una leggera diminuzione, un po’ meno da qualche giorno di 800 casi al giorno, ma comunque troppi.

Le misure prese 3 settimane fa e la consapevolezza di tutti hanno giocato a favore di questa diminuzione. Il 16% dei positivi hanno più di 65 anni. Abbiamo da ieri 48 persone di terapia intensiva. Per ora la capacità ospedaliera tiene, possiamo ampliarla, ma per ora non è necessario.

I morti sono aumentati. La ministra Lenert entrerà nel dettaglio. Ogni decesso e difficile da accettare. Età media di chi muore abbastanza alta. Abbiamo meno morti del Belgio, ma più della Germania (in percentuale della popolazione), sebbene queste cifre sono difficili da paragonare. Ad esempio noi abbiamo meno persone ricoverate. Abbiamo potuto gestire bene la situazione, in termini di test e laboratori. Possiamo ora ridurre le liste per fare il tampone.

La situazione è difficile, ma non siamo al collasso. Non siamo in una situazione tale da introdurre subito altre misure, ma osserveremo la situazione in settimana e se non migliora, dovremo pensare a nuove misure. Ci concediamo  qualche giorno e, in caso, lunedì prossimo presenteremo al Parlamento il testo di legge da approvare per eventuali misure nuove. Importante che bar e ristoranti non siano stigmatizzati quali veicoli di contagio.

Importante comunque limitare il più possibile i contatti sociali. E portare sempre la mascherina dove non sia possibile stare a distanza di sicurezza. Vale come sempre il buon senso di tutti, che fa la soluzione. Nel caso di nuove misure, sarebbero valide fino al 15 dicembre e, semmai necessario, oltre questa data: dal coprifuoco alle scuole, ai teatri. In caso di chiusure totali non abbandoneremo nessuno. Dobbiamo evitare un peggioramento e la responsabilità del Governo e di anticipare i tempi.

 

Paulette LENERT, ministra della sanità

Questo virus si diffonde in fretta ovunque e lo possiamo combattere solo con sforzi comuni. Abbiamo avuto molti morti rispetto alla prima ondata. Il contagio avviene come sappiamo. I dati se peggiorano rischiano di far collassare il sistema sanitario.  Abbiamo un buon margine per ora. Possiamo fare molto per gestire il virus, dobbiamo fare molto per sensibilizzare la popolazione, per il tracing, per i test. Se prendiamo delle misure desideriamo che siano rispettate. E se lo facciamo è al fine di frenarne la propagazione.

Abbiamo visto come sia stato facile adattarsi subito alle nuove misure e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a tutto ciò. Rispetto ad altri Paesi abbiamo mantenuto una situazione migliore senza un lockdown totale. Gli ospedali funzionano bene, siamo ancora in una situazione di normalità.

Possiamo permetterci misure meno restrittive anche perché situazioni buone quanto a servizi e materiali.

Ma tutto ciò non basta senza lo sforzo comune di tutti al fine di limitare la diffusione del virus. Un punto test diventerà un centro di consultazione covid. In tal modo alleggeriremo il lavoro di ospedali e centri medici. Il Ministero è in continuo e stretto contatto con tutti gli ospedali e siamo molto reattivi.

Il Lussemburgo ha investito molto per prevenzione e cura, molto più di altri Paesi.

Ci prendiamo qualche giorno, non stiamo traccheggiando e i prossimi giorni saranno decisivi per eventuali nuovi provvedimenti. Per ora cerchiamo di assicurare anche una certa libertà fino a quando non dovessimo essere costretti a fare diversamente in base ai dati che registreremo a breve.

 

Domande

Pubblicità che invita Paesi vicini a andare in negozi e ristoranti e che sembra un controsenso in questa situazione?

Non mi risulta ci sia questo appello e valgono sempre le regole sanitarie comunque.

Dite che le cifre restano stabili, ma ci sono molti più morti in pochi giorni rispetto alla prima ondata. Come lo spiegate? 

Vero: le cifre sono preoccupanti. Soprattutto anziani. Il tasso di mortalità non è ancora grave, è preoccupante, ma non grave. E sono molti anziani e non abbiamo la certezza che siano morti per covid. Anche se capisco che la situazione è grave e che forse porterà a misure supplementari.

Quanto al nuovo testo di legge da far approvare dal Parlamento, come sarà l’iter?

Vediamo come si evolve la situazione e, passando per i vari step necessari, basati sui dati del Ministero della Salute, la decisione sarà presa. In base ai dati sarà un testo per nuove misure che verrà approvato inevitabilmente.

Strategia vaccinazione: sarà previsto semmai che esercizi pubblici esigano una persona vaccinata per farla entrare?

Non sono per l’obbligo della vaccinazione, ma è una questione di responsabilità personale.

(Red/mgg)

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