Una delle 5 testimonianze raccolte a Bologna per cui ringraziamo il prezioso contributo della Caritas Diocesana
La Caritas Diocesana di Bologna accede regolarmente alle richieste di utilizzo dei Fondi dell’8xMille perché danno la possibilità di progettare risposte nuove a bisogni emergenti. Solo per citare alcuni esempi tratti dall’esperienza degli ultimi anni, attraverso i fondi dell’8xMille abbiamo realizzato una casa di accoglienza per lavoratori; in collaborazione con un’emittente locale abbiamo creato “RadioEstensioni”, una trasmissione radiofonica pensata da una redazione di persone in stato di disagio sociale che così possono dare voce alle proprie storie; stiamo accompagnando l’esperienza di orti parrocchiali come luogo di intreccio di relazioni nella comunità e occasione di impegno per persone in difficoltà. Ad aprile 2020, in pieno lockdown a causa della pandemia da covid-19, abbiamo avvertito l’esigenza di fare sentire la vicinanza concreta alle tante famiglie che stavano subendo disagi economici. Ci siamo resi conto che tante famiglie vivevano in una condizione di fragilità che si è aggravata con la chiusura di tutte le attività: molte persone sono rimaste senza stipendio o con uno stipendio fortemente ridotto. Per dare una boccata d’ossigeno a quanti per la prima volta si sono trovati a dover chiedere aiuto per fare la spesa o pagare le bollette o comprare medicine è nato il Fondo San Petronio, che ha visto anche contributi dell’8xMille.
Al Fondo ha fatto richiesta una platea inedita di persone, anche molti titolari di attività che avevano difficoltà a mantenere in piedi i negozi e vivevano una grande incertezza per il futuro. Questa è la prima delle 5 testimonianze raccolte.
Cosa ha causato il lockdown alla sua attività?
Io e mio marito abbiamo una gelateria, unica fonte di guadagno per una famiglia di 4 persone. Essendo un’attività stagionale, per tutti i mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio e febbraio lavoriamo poco e di conseguenza incassiamo poco e niente. Quando l’anno scorso c’è stato il primo lockdown noi avevamo appena cominciato a lavorare. Abbiamo dovuto chiudere e abbiamo avuto un grave danno economico. Eravamo in preda al panico. Ancora oggi l’emergenza non è terminata. Speriamo che con i vaccini si ritorni alla normalità. Anche perché se non si lavora bene neanche quest’ anno, come tanti saremo costretti a chiudere o a vendere l’attività.
Quanto è stato importante l’aiuto ricevuto dall’8 per mille attraverso il Fondo San Petronio?
L’aiuto dell’8 per mille è stato come un’oasi nel deserto. Senza aver nessun incasso in quel periodo, con quello che abbiamo ricevuto almeno abbiamo pagato 2 mesi di affitto di casa.
Beatrice Acquaviva