Monica Fanaru è titolare di una cartoleria a Novara. Anche lei, tramite la Caritas, ha potuto ricevere un prezioso aiuto finanziario durante la crisi sanitaria. Un metodo che ha permesso a lei di risollevarsi da una situazione tanto imprevista quanto drammatica e che, allo stesso tempo, ha aiutato famiglie meno abbienti attraverso un gesto di carità discreto e sensibile, attento a non ferire la dignità di chi, trovandosi senza denaro a disposizione per beni necessari, ha potuto riceverlo e usufruirne con una azione diretta e psicologicamente più gratificante.
Cosa ha causato il lockdown alla Sua attività?
È stato un momento davvero difficile, perché la DAD (didattica a distanza, ndr) non era ancora stata organizzata, eravamo assolutamente fermi con le vendite e, contemporaneamente, davanti all’obbligo di sostenere costi fissi (affitto, utenze…) per i quali non avevamo liquidità.
Quanto è stato importante l’aiuto avuto dalla Caritas col denaro dell’8xmille?
È stato fondamentale! L’idea di dare del denaro sotto forma di buoni-shopping agli esercizi commerciali, che ne hanno fatto richiesta e che rientravano nei criteri per riceverli, sono stati preziosi e; potendoli poi mettere a disposizione delle famiglie meno abbienti per acquistare libri e cancelleria, hanno permesso di aiutare moltissime persone. Un metodo efficace, vincente, che ha coniugato una strategia di sostegno economico alle piccole imprese a una sensibile attenzione verso le categorie sociali più fragili. Eccezionale anche la rapidità burocratica. Due giorni dopo la richiesta ufficiale ho ricevuto il denaro che potevo avere.
Maria Grazia Galati