Buongiorno e ben trovati! Mi presento a voi tutti sotto la forma di un indovinello. Benché abbia sei nomi, ossia, Carlo Giovanni Filippo Giuseppe Maria Guglielmo, sono una sola persona. Anzi, facciamo così: chiamatemi Charel (Carletto, in lussemburghese, ndr), che mi piace di più. Mi hanno detto che da grande me ne intenderò di Corona e che non c’entra nulla con il virus. Boh, non ho capito la battuta, senz’altro perché sono ancora troppo piccolo.
È vero che sono nato pochi giorni fa (domenica 10 maggio, ndr) in Lussemburgo.
Sto bene, malgrado un piccolo difetto che non spaventa i medici, nel senso che ho il sangue blu. Pare sia ereditario ed infatti ne sono afflitti tutti i miei antenati, a partire da papà Guglielmo e mamma Stefania (la quale sta benissimo, grazie). Mhmmm, mi sa che avete già capito chi sono. Beh, se non sono ancora alla “vostra altezza” per questi giochini, mi conviene tornare a leggere il mio primo libro. Come quale? Il Piccolo Principe! Anzi, Le Petit Prince, noblesse oblige!
Remo Ceccarelli