Claude Meisch, Ministro dell’Educazione nazionale

Buon pomeriggio, la situazione ad oggi resta unica per tutti.

Da un giorno all’altro siamo stati costretti a chiudere scuole e attività. Tutta la comunità scolastica, alunni, genitori e insegnanti hanno accettato la sfida. Abbiamo sviluppato nuove forme di insegnamento e di apprendimento, abbiamo imparato a gestire una situazione eccezionale e difficile.  Ci siamo uniti per affrontare la situazione al meglio e continueremo in questa direzione.

Grazie a tutti, sono impressionato dallo sforzo collettivo e dall’impegno spontaneo dimostrato.

Non dimentichiamo, però, il motivo di queste misure straordinarie, fermare la diffusione del virus e proteggere i più vulnerabili. Lo sforzo continuerà per i prossimi mesi e la scuola non può essere riaperta dall’oggi al domani.

Siamo consapevoli, inoltre, degli effetti che questo isolamento ha anche a livello psicologico e fisico, non ci si muove, i contatti sociali “normali” sono stati riorganizzati o interrotti, i bambini percepiscono nei genitori l’incertezza rispetto al futuro.

Non vogliamo che i diplomi conseguiti quest’anno perdano di valore rispetto a quelli degli anni passati e vogliamo che tutti gli allievi arrivino ben preparati al prossimo anno scolastico; abbiamo quindi preparato un piano per la riapertura con due obiettivi e cercheremo di mantenere equilibrio tra i due.

La missione fondamentale è la formazione per tutti gli studenti: prioritario è quindi terminare l’anno scolastico; l’altro criterio da seguire è lavorare sempre rispettando le misure di sicurezza.

Educazione da un lato e salute dall’altro. Abbiamo discusso e analizzato diversi modelli, osservato i Paesi vicini e notato, quindi, diverse scelte riguardo l’uscita dall’isolamento.

Approcci differenti

Ci sono Paesi che riapriranno prima scuole materne ed elementari prima per permettere ai genitori di ritornare al lavoro e salvaguardare il lato economico; altri paesi manderanno a scuola anche gli studenti più grandi fin da subito.

La nostra priorità rimane la sicurezza sanitaria, non arriveremo quindi subito ad una normalità intesa come quella prima dello stato di emergenza. Le scuole funzioneranno molto diversamente rispetto a prima, ma sarà comunque meglio di quello che abbiamo vissuto nelle ultime settimane. Abbiamo deciso rapidamente di concentrarci sulle priorità scolastiche per terminare l’anno e preparare bene il prossimo, a differenza di altri Paesi, per mantenere la qualità dell’insegnamento. Il ritorno avverrà in diverse fasi, prevediamo gruppi di apprendimento/approfondimento e gruppi di ripetizione (pratica dei contenuti del gruppo 1). Mi spiego meglio, le classi verranno divise a metà: la prima metà si recherà a scuola (gruppo di apprendimento) e l’altra metà praticherà e si eserciterà a casa (gruppo di ripetizione). Sarà il titolare della classe a determinare chi andrà in quale gruppo, rispettando le preferenze degli studenti ove possibile. L’insegnante ripeterà la stessa lezione ai 2 gruppi di alunni, chiedendo poi loro di ripassare a casa la materia affrontata in aula.

L’effetto logico di dividere le classi è quello di diminuire il numero degli studenti che escono (50.000 invece di 100.000 per giorno, indicativamente), allo stesso tempo garantendo loro un insegnamento di qualità. Tornare alla quotidianità come prima richiederà ulteriori sforzi, nelle scuole verranno applicate le misure di sicurezza fondamentali:

-divisione in 2 delle classi, regola del distanziamento garantita anche nelle aule (min 2 mt)

-trasporti scolastici anche meno affollati;

La mascherina sarà facoltativa in classe e obbligatoria fuori; la bocca deve essere visibile per parlare, comunicare, l’insegnante può decidere di tenerla a suo personale giudizio, ma sarà OBBLIGATORIA sui mezzi di trasporto. Le famiglie possono dire ai bimbi (che non ri rendono sempre conto della distanza di 2 mt) di tenere la maschera fino all’aula e di rimetterla appena prima di uscire.

Metteremo dei disinfettanti per mani a disposizione di tutti. I contatti si avranno solo con coloro che fanno parte dello stesso gruppo, non bisognerà incrociare i gruppi, le mense restano chiuse, si pensa al rifornimento di pasti tramite foodbag.

Riguardo la circolazione nei corridoi, si entrerà da un lato dell’edificio scolastico e si uscirà dall’altro, queste le prime idée.

Manterremo la ricreazione, perchè gli alunni ne hanno bisogno, ma sarà alternataà.

Non ci saranno le lezioni di sport, orario scolastico più breve (8-13 h)

Protezione delle persone vulnerabili più mirata: i più vulnerabili non dovrebbero prender parte all’insegnamento normale, resteranno a casa (sia allievi che professori), riceveranno il materiale (si pensa anche a lezioni registrate in video). Saranno comunque tutti integrati nei corsi.

La tempistica per la riapertura è provvisoria: dipende dal grado di diffusione del virus e anche, in parte, dalle decisioni dei Paesi confinanti.

Un criterio importante per noi è quello di riservare a tutti le stesse possibilità, di raggiungere, quindi, tutti gli studenti.

L’apertura sarà progressiva, ricomincerà prima chi ha gli esami. Gli studenti saranno esaminati solo sulle materie studiate fino al 13 marzo e potranno scegliere di utilizzare la media di voti del primo semestre come media annuale. In questa settimana ci saranno esami in classi dimezzate, a orari consecutivi. Possibilità di esame supplementare (opzionale) nella settimana del 18 maggio.

Durante gli esami saranno sempre rispettate le regole di distanziamento, a questo scopo abbiamo chiesto aule supplementari. Sicuramente molti studenti ci ascoltano e avranno domande a cui risponderemo nero su bianco, ma ci sono dettagli complicati da analizzare di volta in volta.

L’esame avrà lo stesso valore degli anni passati, stesso discorso per gli allievi delle scuole professionali che dall’ 11 maggio riprendono e saranno altrettanto ben preparati (non esaminati sugli ultimi mesi).

Sarà garantita anche la loro sicurezza, i parrucchieri, ad esempio, lavoreranno su dei manichini e non su teste di persone reali. Nelle scuole dove non sarà possibile assicurare le misure di sicurezza offriremo delle alternative valide. Dove si potrà fare in forma digitale, sarà così, come già è stato finora in queste settimane.

Ringrazio le Camere professionali che hanno collaborato.

Le scuole superiori ricominciano l’11 maggio, le informazioni comunicate 15 gg fa rimangono valide.

Terremo una riunione con Syvicol per vedere come ottimizzare il lavoro del personale e come assicurare le distanze fra ragazzi nelle varie scuole.

Il 25 maggio riaprono gli asili e le scuole primarie, perchè sempre più genitori ricominceranno a lavorare, come spero. Da qui a 5 settimane la situazione Covid-19 sarà migliorata ma non potremo comunque smettere di applicare tutte le misure di sicurezza.

Il problema per i piccolissimi sarà quello di rispettare le distanze, ma è importante che riprendano le scuole anche dal punto di vista liguistico e di preparazione al ciclo 2.

Corsi musicali: il Conservatoro riprenderà i corsi individuali l’11 maggio come i licei, ma bisogna rinunciare ai corsi collettivi e ognuno utilizzerà esclusivamente il suo strumento. Come negli altri casi, ci saranno adeguamenti al programma per permettere a tutti di terminare l’anno.

Sul nostro sito abbiamo messo a disposizione tanti contenuti per sostenere alunni e genitori e ne aggiungeremo altri: per apprendere, intrattenersi e fare attività fisica anche da casa.

Ci sono anche corsi di formazione online per gli insegnanti che hanno avuto gran successo, metteremo in linea altri materiali tramite uni.lu messi a disposizione da studenti di studi pedagogici.

Siamo in una fase in cui si parla di ripresa, ma ci aspettano ancora 5 settimane di scuola a casa, dobbiamo sostenere tutti: alunni, genitori e insegnanti per sfruttare al meglio questo periodo.

È difficile per gli studenti non frequentare gli amici, ho ricevuto messaggi che mi hanno commosso, mostrano come la scuola non sia solo un luogo di apprendimento sui libri, ma anche di scambi sociali e relazionali importanti.

Presto si tornerà a scuola, a parlare, giocere e ridere insieme, pian piano torneremo alla normalità.

DOMANDE

Come faranno i genitori se devono lavorare e i figli vanno a scuola a settimane alterne?

Se non avranno altre opzioni, potranno usufruire ancora del congé pour raisons familiales, dal 25/5 riapriranno le maison relais

Cosa succede se uno studente presenta sintomi/risulta positivo?

Si testa immediatamente l’entourage e si procede con l’isolamento dei positivi

Su quale modello si basa la strategia di fine isolamento del governo?

Non è di mia competenza, ma il modello di propagazione del virus è stato analizzato da persone competenti presso il ministero della santià più altri esperti, ci si basa anche sull’evoluzione del virus, l’obiettivo è non sovraccaricare gli ospedali. In ogni momento il governo potrà rallentare o velocizzare la procedura di riapertura.

Nel futuro testeremo in maniera più diffusa, quindi non solo le persone con sintomi o ricoverate, al momento abbiamo testato solo quelli con sintomi.

Tutti dovranno riflettere su quello che hanno vissuto, gli studenti non hanno l’abitudine di valutare dati e statistiche. Dovremo quindi spiegare loro la situazione e ascoltarli, stessa cosa con gli adulti.

Il modello di divisione delle classi sarà applicato anche all’estero?

Abbiamo sentito diverse versioni, in Germania faranno gruppi di 15 studenti (non la metà), ma anche loro seguono il principio della riduzione delle classi.

L’insegnamento alternato promette bene, quindi saranno rispettate anche le vacanze.

Come faranno gli insegnanti se devono andare al lavoro la settimana in cui i figli sono a casa?

Coordineremo anche questo, valutando i rapporti di parentela (genitori-figli, ma anche fratelli inclassi diverse), è sicuramente una direttiva, ma non sarà sempre possibile.

Anche gli insegnanti hanno diritto al congé pour raisons familiales, capisco la problematica, ma da qui all’11 maggio magari avremo trovato una soluzione.

Cosa ne sarà delle scuole di ballo e altre attività sportive?

Prima ministro della sanità, ora sono ministro dello sport! (Ride) Prima dell’estate non sarà possibile, ma chiediamo al ministro Dan Kersch.

Rimarrano chiusi anche i campi di gioco, scout etc… aperte, come già detto, solo le scuole di musica per corsi individuali e ognuno con il suo strumento.

Chi valuterà la strategia di confinamento?

Ci hanno guidato le cifre finora, raccoglieremo anche le informazioni dai test effettuati, in futuro, in maniera sistematica.

In quale misura sarà reso pubblico il risultato di questa valutazione?

Consulterò la ministra della salute, è anche di competenza del settore di ricerca.

Come deve procedere un insegnante in caso di alunno sintomatico?

Saranno istruiti in collaborazione con i genitori, ma in generale i bambini non hanno sintomi.

Quale sarà l’alternativa alle mense chiuse?

Nei licei forse ci sarà una foodbag per chi vuole, prendermo ordini per non richiederne troppe, alcuni lo porteranno da casa. Tutto cercando di tener conto, nel limite del possibile, di preferenze, allergie, valori nutrizionali, etc…

Sarà tutto fatto in accordo con i comuni, che sono responsabili delle maisons relais.

Prevederete più corse degli autobus?

Bausch e io ne parleremo, ma avremo comunque la metà degli allievi sui trasporti.

Ci sarà sempre la regola dei 2 mt e l’obbligo di maschera, ma ovviamente non sovraccaricheremo i bus.

Ci sono sicuramente domande a cui non abbiamo risposto oggi, ma lo faremo in tempi utili. Grazie a tutti.

(Red/mgg/sdi)

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