Buongiorno a tutti coloro che possono seguirci. Siamo quasi alla fine della terza settimana di lockdown. Da 3 settimane facciamo scuola a casa, non è certo come quella standard, ma stiamo cercando di fare del nostro meglio e questo grazie a allievi, genitori e professori. Grazie per l’impegno, elasticità e la comprensione dimostrati, senza i quali non avremmo potuto fare tutto ciò. C’è stata una buona collaborazione, ma miglioreremo.
Dobbiamo fare del nostro meglio per uscire da questa crisi senza troppi problemi didattici per i ragazzi. Tengo a sottolineare che non sarà un anno perduto; ci confronteremo e lavoreremo tutti insieme per proseguire sulla scia di queste prime 3 settimane e terminare bene quest’anno scolastico, affinché gli studenti possano prepararsi con entusiasmo al prossimo. Mi sono coordinato con tutti gli ’’attori’’ della scuola pubblica e ognuno ha fatto del suo meglio. Bisogna dare prova di grande comprensione perché le situazioni cambiano di famiglia in famiglia. Ci sono genitori, singoli e non, che lavorano anche a distanza e devono gestire anche la scuola-a-casa dei figli (non sempre autonomi nello studio) e c’è chi ha più di un figlio.
Possiamo uscirne bene solo con grande spirito di adattamento. Può succedere anche che i genitori si ammalino e i figli debbano essere seguiti da altri, o che gli studenti o gli insegnanti si ammalino. Dobbiamo prendere in considerazione tutte le opzioni che si potrebbero verificare e cercare di usare il tempo al meglio delle nostre possibilità. Le nuove tecnologie aiutano molto in questa situazione, gli allievi in primis, ma anche genitori e professori, permettendo una più che soddisfacente continuità didattica rispetto all’insegnamento tradizionale. Chiediamoci come avremmo fatto 20-30 anni fa…
Oggi i giovani sono avvantaggiati perché sono ferrati con le nuove tecnologie. Per loro è più facile, ce ne sono altri che non le conoscevano bene, ma che hanno imparato presto e hanno recuperato. E dopo la crisi queste nozioni acquisite resteranno e saranno molto utili.
Abbiamo avuto qualche difficoltà all’inizio, ma oggi 9 genitori su 10 e 9 insegnanti su 10 sono a loro agio con la didattica a distanza e pronti a continuare. Circa 7000 feedback positivi e oltre 7000 consigli ricevuti. Ne terremo conto per comunicarli ai professori e adattare i programmi. Molti insegnanti lavorano in equipe: più alle elementari che alle superiori. Sforzi comuni, ci si divide compiti e si procede meglio. Di grande aiuto sono stati il maggior tempo a disposizione e le nuove tecnologie, sfruttate al massimo dai professori in tanti modi diversi.
Siamo pronti per il futuro. Scuole e istituti di formazione, università: tutto chiuso fino al 3 maggio. Il governo ha stabilito, inoltre, che saranno mantenute le vacanze pasquali, un’occasione per riposarsi dopo gli sforzi inusuali di queste ultime 3 settimane. Sarà un’occasione per trovare nuovi modi di impiegare il tempo libero: i contatti, le relazioni interpersonali sono fondamentali per ognuno di noi, in particolare i più giovani ne soffrono la mancanza. Perché allora non sfruttare le piattaforme di comunicazione usate finora per la didattica anche per mantenere i contatti con gli amici che non possiamo momentaneamente vedere? So bene che, dopo questa pausa, tutti avrebbero preferito tornare a scuola, persino gli allievi, ma la salute prima di tutto. Capisco la vostra delusione, perché anche se i bimbi amano le vacanze, ora è davvero grande il sacrificio richiesto. Sono molte le iniziative che metteremo in piedi per migliorare questo sistema. Importante è assicurare continuità fra quest’ anno e il prossimo. Non vogliamo che gli allievi abbiano ulteriori difficoltà e a tale scopo:
Materie imparate quest’anno: limitare contenuto all’essenziale (elementari e superiori)
Insegnanti: lasciamo in buona parte ai prof la scelta dei testi, diamo consigli, ma ci affidiamo alla loro professionalità.
Una volta che la scuola riaprirà, la priorità sarà quella di concentrarsi sull’essenziale e se ci accorgiamo che resta margine per altre materie non essenziali, ben venga.
La scuola funziona su 3 trimestri, ma ora faremo « una fusione » dei 3 trimestri su due periodi.
Per ora questo è un planning con riapertura il 04/05/2020. Altrimenti dovremo rivedere ancora l’organizzazione. Una volta tornati alla scuola standard, ci occuperemo dei contenuti un po’ trascurati. Per tutta la durata dell’e-learning applicheremo un voto FORMATIVO, effettuando test solo per avere un feedback di come/quanto gli allievi hanno imparato, il voto vero e proprio sarà dato solo a posteriori. Certi allievi possono sentirsi svantaggiati perché spesso i trimestri dopo sono quelli di recupero e purtroppo questa volta corrispondono al periodo di crisi, ma daremo comunque un’opportunità a tutti gli allievi. Agli allievi dell’ultimo anno delle superiori daremo la possibilità di rinunciare al voto più basso di quelli ricevuti in quella materia in modo che la media sia più alta in vista degli esami finali. Per il calcolo del voto finale che andrà a contribuire alla valutazione dell’esame, gli studenti potranno scegliere prendere la media di voti del primo trimestre o del secondo.
Garantiremo anche la possibilità di sostenere più prove per gli studenti che vorranno migliorare la loro media.
Salvo peggioramenti della situazione sanitaria, gli esami finali si terranno nelle scuole, essendo garantito lo spazio sufficiente per mantenere la distanza di sicurezza necessaria ad impedire il contagio.
Abbiamo fatto un sondaggio tra i professori delle scuole elementari e, secondo il loro feedback, i 3/4 del programma erano già stati fatti a inizio marzo. Da lunedì saranno messi online dei questionari per capire quali siano le materie dove siano ancora presenti lacune formative.
Garantiamo a chi esce dal liceo dei tutor per recuperare materie un po’ perse e puntiamo l’attenione sulle materie utili per il loro indirizzo universitario.
Gli stessi princìpi valgono quindi per tutti i tipi di formazione: scuole elementari e superiori e istituti professionali.
Corsi professionali: ci teniamo che finiscano tutto il programma e consegnino i diplomi.
Una grande preoccupazione emerge dai sondaggi effettuati: non abbiamo, infatti, potuto raggiungere tutti gli allievi. Alcuni di loro potrebbero non essere autonomi nello studio, il loro quadro familiare potrebbe non permettere l’apprendimento a distanza, o potrebbero non essere dotati degli strumenti tecnologici adeguati. É nostro dovere fare il possibile per raggiungere anche questi allievi e trovare alternative per garantire anche a loro la continuità formativa. Per questo sono previste delle misure da attuare dopo le vacanze pasquali, lavoriamo in stretto contatto con enti come l’Equipe de soutien aux Enfants à besoin e il Sepas.
Dal prossimo mese sarà anche messa a disposizione una helpline per aiuto compiti e preparazione agli esami.
Naturalmente continueremo ad implementare le misure da applicare, terremo tutti informati e attiveremo una newsletter, integrando anche il sito kannerdoheem.lu con attività ludiche per le vacanze e nuovi spunti formativi.
Siamo comunque pronti ad adattarci alle necessità che si presenteranno di volta in volta e cercheremo di raccogliere le critiche e i consigli di tutti coloro che sono parte del mondo dell’educazione e sono direttamente toccati da queste problematiche; siamo in contatto con tutti loro e pensiamo, finora, di aver scelto le opzioni migliori affinché gli studenti risentano il meno possibile di questa emergenza.
Dobbiamo fare un grande sforzo collettivo, sostenerci reciprocamente e agire insieme per superare questa crisi senza che nessuno venga lasciato indietro.
Ringrazio ancora una volta i colleghi e tutti coloro che, anche negli altri settori professionali, si stanno impegnando al massimo e vi auguro buone vacanze.
Suona un po’ strano, lo so. Saranno vacanze diverse da quelle che avevamo pianificato, ma sono un’ottima occasione per goderci un tempo di qualità migliore con i nostri figli, le nostre famiglie e noi stessi.
Risposta alle domande di PP:
D: Il governo pianifica misure speciali di sostegno a domicilio per le categorie in difficoltà (ad esempio: famiglie monoparentali, senza IT, con disabilità, immigrati, ecc.)?
Per chi ha bisogni specifici: già è difficile in condizioni normali, ora è ancora più complicato. Per le settimane dopo Pasqua abbiamo messo in piedi delle misure per aiutare le persone più fragili, ma dobbiamo fare in modo di raggiungere davvero tutti coloro che non sono nelle condizioni più avvantaggiate. È nostra responsabilità assoluta, non dobbiamo abbandonarli. Offriremo eccezionalmente un insegnamento nella struttura scolastica, con misure sanitari certissime, laddove non ci sarà scelta. Quanto a scuola di inclusione, vogliamo assicurare continuità, aiuto e assistenza ai genitori.
La scuola resta obbligatoria, anche a distanza. Le regole dell’obbligatorietà valgono anche e comunque ora.
D: Ha notizie relative alle approvazioni professionali su UNI.lu? Perché l’università non ha ancora pubblicato nulla sul suo sito oggi?
No, non so nulla. Chiamate l’Università.
(Red/mgg/sdi)