Conferenza di staff di esperti del settore sanitario, presentati dalla Ministra della Salute Madame Lenert. I punti salienti dei vari interventi.

 

Romain Nati, direttore del Centre hospitalier de Luxembourg

Lo studio europeo Project Discovery è in fase iniziale, 6 Pesi coinvolti (Francia, Benelux, Spagna, UK) incluso il Lussemburgo. Lo studio prevede di individuare le cure più efficaci grazie a uno staff di 80 specialisti. Siamo in una situazione nuova, senza precedenti e ci impegniamo al fine di trovare la miglior cura secondo i migliori criteri medici. I risultati saranno pubblicati tutti insieme a livello europeo. Ancora non sabbiamo su quante persone faremo lo studio, si pensa a qualche migliaio. Saranno cure per casi gravi, ovvio. Stiamo lavorando su medicine già testate per altri virus e una sperimentale (ci vorrà autorizzazione del paziente). Su pazienti affetti da covid-19 sono stati fatti esami per individuare eventuali anticorpi, ma non abbiamo ancora i risultati. Buon decorso di chi è guarito e sta a casa. Li stiamo monitorando.

Christian Oberlé, direttore della Caisse nationale de santé

La piattaforma per la teleconsultazione è un mezzo importante per mettere in contatto il medico in videoconferenza col paziente. Sistema assolutamente sicuro. La teleconsultazione viene calcolata come una visita normale in studio. I pazienti che passano attraverso la piattaforma, alla fine possono ricevono una ricetta per mail, che viene inviata alla anche farmacia per mail: non c’è carta che circola. Il paziente va in farmacia e il farmacista consegna la medicina. Se la farmacia è chiusa, il paziente sarà mandato in un’altra farmacia. La piattaforma è centralizzata, concepita al fine di renderla più efficace e veloce. Stiamo discutendo con le altre due piattaforme (Doctena Dispodoc) per lavorare eventualmente in sinergia.

Se il medico ritiene che la teleconsultazione non basta, indirizzerà il paziente in ospedale o al CDSA (Centre De Soin Avancé). Il servizio telefonico c’è per chi non ha internet, ma invitiamo tutti coloro che hanno internet a usare solo questo sistema. La teleconsultazione resterà anche dopo l’emergenza? Ci stiamo riflettendo in merito. Questo è già un test per rifletterci in merito…

Pierre Hertz, coordinatore dei CDSA (Centre De Soin Avancé)

Appena il paziente arriva, c’è il triage per capire dove indirizzarlo: reparto covid o no. Il livello di protezione è comunque lo stesso. Il livello di protezione del personale pure. Le tappe: informazioni burocratiche, infermiera misura la febbre e vede cosa serve, poi il medico fa la diagnosi e decide cosa fare in merito. Farà, se necessario, documento per congé al lavoro e ricetta per farmacia e esami vari. Se serve, il paziente verrà portato in ospedale con ambulanza oppure tornerà a casa. Il personale che lavora in questi CDSA è stato reclutato dalle candidature arrivate su  govjobs.lu; si tratta di medici e infermieri volontari oltre a personale amministrativo non necessariamente con esperienza in campo medico. Al 25 marzo ore 20 erano stati registrati 219 passaggi, alle 11 del 26 marzo erano stati superati i 615 passaggi. Gli studi medici non sono attrezzati contro il virus. Per questo è importante la teleconsultazione e, se necessario, il passaggio al CDSA oppure una visita a domicilio. I pazienti comunque possono andare al CDSA spontaneamente. 

Stéphanie Obertin, rappresentante medici di base

Non si può venire da noi negli studi medici, ma molti medici sono disponibili al telefono per decidere il da farsi. Gli studi medici sono aperti, ma non ci si può andare direttamente. Ticket blu e ticket rosa sono sempre in sicurezza e il paziente li deve ricevere personalmente. Cerchiamo di fare di tutto affinché il paziente non si sposti. In caso di congé di malattia tutto è fatto per via telematica. lo stesso per la ricetta medica in farmacia. Basterà la matricule per avere la medicina e si potrà mandare persino una persona (se non può spostarsi). Stesso iter telematico anche per i laboratori di esami del sangue.

Carlo Ahlborn, rappresentante medici dentisti

C’è un sistema di rotazione di medici che rispondono al pubblico e decideranno il da farsi e dove semmai orientarli. Il legame fra paziente e medico non sparisce, è solo riorganizzato di maniera differente per via dello stato di emergenza e rischio virus. In caso di emorragia, fratture, infiammazioni gravi ai denti, problemi legati al cancro, al cuore…in questi casi le persone sono seguite con urgenza o laddove già sono in cura.

 

(red/mgg)

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