Lucania di Gigi Roccati è un film duro e aspro come la terra che descrive, la Lucania, identificata oggi con la Basilicata, ma che includeva anticamente anche l’alto Cilento; una terra antica, dunque, in parte ancora selvaggia, agricola e pastorale dove si perpetuano riti magici e propriziatori e dove la legge del taglione ha ancora un senso.
Giovanni Capalbo (coproduttore e protagonista del film) ha voluto raccontare la propria terra e le trasformazioni negative che sta subendo per colpa dell’uomo. Il territorio nascosto ed impervio della regione, infatti, sta diventando terra di predilezione delle mafie locali per interrarvi scorie pericolose. Rocco e la figlia Lucia, la ragazza “muta” che parla con le nuvole, sono costretti ad abbandonare la loro casa per non aver voluto concedere la propria terra alla contaminazione mafiosa. La fuga di Rocco si conclude sulla spiaggia di Nova Siri mentre Lucia ascolta la madre Argenzia, che le parla anche da morta e continua a scappare senza voltarsi. Fuggire, abbandonare la terra natale, sembra essere il destino ineluttabile della gioventù meridionale.
Lucania è un film d’autore, con tutte le carte in regola per affrontare la competizione qui a Villerupt ed interessare il pubblico d’oltralpe.
Ornella Piccirillo