Acquaformosa paese aperto, Katund i hapur (in albanese, ndr) è stato il tema che ha caratterizzato l’ottava edizione, tenutasi dal 21 al 25 agosto, del Festival delle Migrazioni di Acquaformosa (CS), il paese di cultura arbëreshe situato sul versante calabrese del Parco del Pollino, esempio di integrazione e di accoglienza.

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Tanti eventi per grandi e piccini, cucina etnica, musica, proiezione di film, presentazione di libri, corsi di formazione per gli operatori dei progetti d’accoglienza e un solo, unico messaggio: in un momento storico delicato e complesso Acquaformosa vuole riaffermare di essere un luogo aperto a tutti, dove l’accoglienza e l’integrazione sono determinanti per costruire un futuro di pace, dove la diversità non è sinonimo di paura ma di ricchezza.

Momento clou della kermesse il premio “Acquaformosa che Accoglie”, giunto alla terza edizione –  che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Open Arms e Sea Watch – assegnato a chi lavora quotidianamente per diffondere una cultura di pace. Quest’anno hanno ricevuto il premio:

Carola Rackete, per la sua umanità,

don Giacomo Panizza, per il suo impegno per la legalità,

Alessandro Di Gregorio, vincitore del David di Donatello per il Miglior cortometraggio con “Frontiera”, che ha raccontato Acquaformosa in un suo lavoro,  occupandosi della vicenda dei nonni che si sono iscritti a scuola per tenerla aperta,

Enza Bruno Bossio,  per il suo impegno in politica,

Pino Aprile, giornalista e scrittore italiano,

Daniela Di Capua, responsabile servizio Centrale Sprar.

Grande soddisfazione per i numeri del Festival è stata espressa dagli organizzatori; come ogni anno tante presenze, anche da fuori regione, per i vari momenti dell’evento, grande partecipazione social e grande copertura mediatica. La sfida, ora, è per i prossimi mesi perché il lavoro volto alla promozione del concetto di “Paese Aperto” proseguirà senza sosta con la speranza che il seme gettato possa portare frutto.

Antonio Modaffari

Nel 2017  Nadia Milione, responsabile banca dati Spar; Giovanni Manoccio, assessore all’accoglienza del Comune di Acquaformosa e delegato Immigrazione della Regione Calabria; Vincenzo de Angelis, presidente ass. “Don Vincenzo Matrangolo”;  Antonio Modaffari, responsabile comunicazione del Festival di Acquaformosa,  furono ospiti del Festival des Migrations, Cultures, Citoyenneté. Per riascoltare la puntata di VoicesbyPassaParola, la trasmissione in lingua italiana su Radio Ara (Lussemburgo), dedicata ad Acquaformosa, clicca QUI/ICI

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