Bologna sarà la prima città in Italia dove verrà insegnato yoga nelle scuole primarie. Abbiamo parlato dell’importanza di questa disciplina per i bimbi con una istruttrice di yoga italiana in Lussemburgo, che afferma: «Lo yoga è per tutti!»
Uno studio inglese del 2017 ha rivelato che una persona su otto, di età compresa tra i 5 e i 19 anni, soffriva di ansia o depressione. Diverse scuole hanno risposto all’appello inserendo nei piani didattici fino al 2021 corsi che aiutano a capire l’importanza della respirazione e a vivere il presente con coscienza. In Italia, a Bologna, il progetto è nato dalla collaborazione fra il Centro Natura dell’associazione Arkis e la Fondazione del Monte. Perché sono proprio gli istituti scolatici a rendersi conto dell’importanza del benessere dei bambini? Ne parliamo con Alexandra Colombo, istruttrice di Jivamukti Yoga in Lussemburgo.
Bologna antesignana di una vera e propria “rivoluzione” a favore dei vantaggi psicofisici dei bambini. Quali sono i punti favorevoli dello yoga nell’infanzia?
La pratica dello yoga aiuta i più piccoli ad essere consapevoli del proprio corpo e dell’importanza della respirazione, a sviluppare un comportamento altruista e ad apprendere l’importanza del rispetto degli altri (uomini, animali, pianeta). È fondamentale tener presente che lo yoga per bambini non è e non deve essere un’imitazione dello yoga per adulti. Lo yoga per i più piccoli è innanzitutto gioco e movimento sano. Giochi di squadra o a coppie, esercizi di riscaldamento, asana (posizioni, in sanscrito, ndr) selezionate appositamente per i più piccoli, che siano adatte alla loro fase di sviluppo. Ed ancora: ascolto di musica rilassante, danza e canto, racconti di storie dedicate a temi fondamentali come l’amicizia, il rispetto degli altri e dell’ambiente, momenti dedicati all’arte e alle emozioni, come il disegno e la colorazione dei mandala. Le asana dovrebbero essere presentate in modo giocoso e possono diventare protagoniste di storie da raccontare animate dai bambini e di piccoli spettacoli teatrali.
Nelle scuole inglesi la meditazione mindfulness è diventata materia ufficiale fino al 2021. Cosa porta uno Stato ad interessarsi della salute mentale dei propri allievi? La mindfulness è una pratica benefica anche per i più giovani: migliora la salute mentale, la qualità della vita e la capacità di regolare le emozioni. Alla base di questa sperimentazione c’è la ricerca di un approccio integrato che possa aiutare i giovani a vivere bene in un mondo che cambia rapidamente. Ai giovani vengono richieste competenze sempre più elevate e questo li sottopone a stress. Alla pressione scolastica va aggiunto il peso del digitale, che ha rivoluzionato le nostre vite. Si tratta di sfide serie per la salute mentale e per il benessere. Per questo motivo la mindfulness, che è una pratica scientificamente validata e consolidata da decenni, potrebbe rivelarsi una soluzione vincente e sostenuta dallo Stato.
Lo yoga è una pratica sempre più diffusa. A cosa è dovuto questo successo e per chi è indicata?
Attraverso la pratica delle posizioni si ottiene una maggiore flessibilità di muscoli e legamenti oltre al miglioramento della funzionalità di organi e tessuti, mentre con le tecniche di respirazione (o pranayama) si migliora l’ossigenazione delle cellule. Lo yoga è adatto a chiunque senta il bisogno di fare qualcosa per prendersi cura di sé. Questo è fondamentale: lo yoga è per tutti!
Quanti tipi diversi di yoga ci sono? Lo yoga in tutte le sue declinazioni rimane uno strumento per sentirsi bene nel corpo e nella mente. Se si cerca uno stile di yoga più dinamico e centrato sulla flessibilità sono consigliati Ashtanga, Vinyasa, Jivamukti, Power Yoga e Bikram. Se si è alla ricerca di spiritualità allora sono consigliate classi focalizzate sull’introspezione e con meno attività fisica, se invece si sente il bisogno di migliorare la postura o guarire da un infortunio si potrebbe provare lo yoga terapeutico.
di Elisa Cutullè