Per celebrare i 500 anni dalla sua morte (2 maggio 1519) non potevamo non scegliere un’immagine di Leonardo da Vinci fra quelle di lui più famose, optando per una versione “moderna”, nuova, alternativa. E l’opzione non è casuale. Perché in tal modo abbiamo voluto esaltare di lui ciò che forse lo rende davvero unico: un personaggio del passato, sempre attuale e pure valido punto di riferimento per il futuro. Un mito che, in quanto tale, attraversa le epoche restando sempre moderno e, anzi, rinnovandosi nel tempo. Ma quello che sembra un ossimoro è di conseguenza un contrasto. Ed è anche per questo contrasto che abbiamo scelto proprio il suo ritratto in versione insolita. Perché Leonardo è sinonimo di cultura, ricerca, curiosità “sana”, progresso. In una parola: miracolo di menti aperte, che non temono il “nuovo” e la scoperta. E qui arriva la contraddizione.
Perché proprio ora (che si ricorda il genio e si celebrano le sue opere eccelse) il mondo, l’Europa e l’Italia in particolare, rischiano di fare un passo indietro, di negare la cultura, sollevando slanci populisti che esaltano ignoranza ed egoismo. E mettendo a rischio il prezioso percorso di unità, cooperazione, evoluzione che l’Europa ha fatto negli ultimi 70 anni. Rischio che, secondo noi, il voto alle prossime elezioni europee del 26 maggio deve assolutamente contrastare.
Del perché ne parlano per noi 5 personalità di prestigio nel nostro Speciale elezioni europee nelle 4 pagine che aprono un numero ricco di informazioni e curiosità: dalla nuova legge europea sul diritto d’autore alle dritte per mettersi in proprio nel Granducato. Passando per l’Italia dei nomi buffi e per l’importanza del colore nell’arredamento.
Buona lettura: per conoscere, sapere, scoprire, imparare. Nel segno di Leonardo.
Maria Grazia Galati e Paola Cairo