ZEROCALCARE
Scavare fossati – nutrire coccodrilli.
Spazio extra Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma- fino al 31 marzo 2019
Da sempre legato alla scena underground, portavoce della generazione Anni ‘90, cresciuta tra precariato e web, tra il G8 di Genova e le serie tv, Michele Rech, in arte Zerocalcare è protagonista di una grande mostra realizzata in coproduzione con Minimondi Eventi.
Nato ad Arezzo nel 1983 da mamma francese, il fumettista è cresciuto nella capitale, dove vive tutt’ora, nel quartiere popolare di Rebibbia: qui sono state create tutte le storie dei suoi libri, dalle prime autoproduzioni passando per il suo primo libro a fumetti “La profezia dell’Armadillo” che ha il pregio di far conoscere il fumettista al grande pubblico.
La prima mostra personale a lui dedicata si snoda attraverso quattro nuclei tematici: Pop, Lotte e Resistenze, Non-Reportage e Tribù, ripercorrendo tutti gli anni del suo lavoro tra poster, illustrazioni, copertine di dischi, tavole originali dei suoi nove libri, magliette e loghi. Inoltre, l’allestimento della mostra è concepito evocando il celebre Armadillo, alter ego dell’artista e amico fedele presente in tutti i suoi libri.
Pop, il primo capitolo espositivo, include illustrazioni e fumetti ispirati a storie biografiche, alcune delle quali pubblicate nel suo blog zerocalcare.it. In tale contesto Zerocalcare affronta tematiche che riguardano la generazione nata negli anni ’80 cresciuta tra game boy, fumetti della Marvel, supereroi e lungometraggi della Pixar.
Lotte e Resistenze include lavori degli ultimi vent’anni sui movimenti di protesta, i fatti di cronaca e di politica «dalle numerose aggressioni dei gruppi neofascisti degli ultimi anni, alle manifestazioni antirazziste, alle battaglie per i diritti civili», insieme ai lavori realizzati per giornali italiani quali la Repubblica, Internazionale e l’Espresso. Qui trovano spazio anche storie di cronaca come la morte di Renato Biagetti, vicende tratte dalla cronaca nazionale come approfondimento politico e morale sugli atteggiamenti derivanti dalla dottrina fascista.
Non-Reportage, il terzo nucleo della mostra, offre uno spaccato dedicato alle vicende del G8 che ispirarono il primo fumetto di Zerocalcare quando ancora frequentava il liceo, mentre una parete nera accoglie tavole, poster e resoconti di fatti di cronaca nazionale e internazionale desunti da esperienze personali e di viaggio (ad esempio a Gaza, in Iraq e a Kobane, la cui storia di resistenza raccontata da Zerocalcare è stata pubblicata nel 2015 sul settimanale Internazionale e successivamente nel libro Kobane Calling).
Infine, la sezione Tribù racconta attraverso illustrazioni, locandine dei concerti e vinili l’attività dell’artista legata al mondo del punk e dell’underground, a lui molto cari e per questo considerati la sua tribù, la sua famiglia di appartenenza.
Portavoce sensibile e consapevole della sua generazione, con i suoi fumetti Zerocalcare sa divertire ma anche raccontare in modo lucido i nostri tempi. Nonostante la grande popolarità raggiunta, Michele Rech è riuscito a rimanere sempre vicino al suo mondo di appartenenza: Rebibbia, i centri sociali e il punk. Tuttavia proprio da questa prospettiva ci offre una straordinaria capacità di lettura della nostra realtà politica e sociale.
Alberta Acri