bilancio

Il Documento di Economia e Finanza (Def) appena approvato, non è piaciuto alla Commissione europea, tanto da essere a rischio concreto di bocciatura. La Commissione, con un primo atto formale ha bocciao il Documento di Economia e Finanza (Def) appena approvato. Due pagine per dire al governo italiano che i numeri presentati il primo ottobre all’Eurogruppo in Lussemburgo, non vanno inseriti nella manovra, altrimenti l’Europa sarà costretta a rigettarla. Finanziare col debito il reddito di cittadinanza e la flat tax è contrario alle regole del Patto di stabilità. La missiva con la quale Giovanni Tria aveva presentato all’esecutivo europeo i punti cardini del DEF ha ricevuto, quindi, una netta stroncatura.

La proposta di deficit di bilancio al 2,4% non verrà quasi certamente approvata.

Va detto che il massimo disavanzo che a Bruxelles sarebbero disposti ad accettare, sarebbe dell’1,7% del PIL.

Juncker, aveva già affermato che non può esserci un trattamento speciale per l’Italia, poiché ciò significherebbe la fine dell’euro.

Secondo le stime aggiornate del Tesoro, qualora la crescita del PIL e l’abrogazione dell’aliquota dell’IVA fossero inferiori, rimarrebbero solo 7 miliardi di euro o lo 0,4% del PIL disponibile per finanziare gli impegni elettorali. Questo è inferiore al costo del finanziamento del solo reddito di cittadinanza di M5S (10 miliardi di euro). Le misure di riduzione del deficit sono ancora in discussione e potrebbero includere la rimozione di esenzioni e/o detrazioni fiscali.

“Il Def a prima vista sembra costituire una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue il che è motivo di seria preoccupazione“, scrivono nel documento recapitato a Tria Valdis Dombrovskis (vicepresidente della Commissione) ed il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Inoltre,  chiedono che la manovra sia in linea con le regole comuni dei Paesi della Zona Euro.

La legge di Bilancio quindi dovrà essere cambiata entro il 15 ottobre, giorno in cui va notificata a Bruxelles. Se questo non si verificherà, è pronosticabile che sarà aperta una procedura su debito e deficit, a fronte della condizione italiana di secondo Paese più indebitato di Europa, con percentuali attorno al 132% del PIL.

Giuseppe Pugliese

Potrebbe interessarti anche questo

Rinnovo parziale della Corte di giustizia e assunzione delle funzioni di nuovi Membri del Tribunale

Comunicato stampa 174/24 della Direzione della Comunicazione- Sezione ITUnità Stampa e informazione Con decisioni dell’8 novembre 2023, 27 marzo 2024, 3 luglio 2024 e 2 ottobre 2024, i rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea hanno rinnovato, per il…

Dopo le elezioni europee. Ritorniamo ai fondamentali

Pensando di fare cosa utile ai nostri lettori riproduciamo separatamente  il II, III e IV capitolo del Manifesto di Ventotene (scaricabile dal link in basso) che il padre del Movimento Federalista Europeo Altiero Spinelli scrisse con il titolo “Per un’Europa…

Comprendere senza giustificare. Perché l’UE avrebbe interesse a scegliere la via diplomatica con la Russia

Media francesi tutt’altro che favorevoli alla Federazione Russa come LCI hanno  la benevolenza di ricevere con rispetto e deferenza uno scrittore e diplomatico russo-ucraino come Vladimir Fedorovski di recente autore del libro “Napoléon face à la Russie. Paix et guerres…Balland“,…

Europee 2024, la Filef lancia il manifesto e propone un’iniziativa aperta

Le prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo avranno un’importanza rilevante perché, in una situazione internazionale molto complessa caratterizzata da scenari di guerra in aumento e una profonda crisi sociale, rischiano di consegnare una maggioranza ai partiti conservatori e…