Promuovere la lingua lussemburghese in Europa e potenziarne l’uso nel Granducato: questo il progetto proposto dal governo e passato alla Camera dei deputati all’unanimità. Dopo il successo di due petizioni lanciate lo scorso anno per migliorare e ampliare l’insegnamento e l’uso del “Lëtzebuergesch” nelle istituzioni pubbliche, il governo ha deciso di mettere in pratica i suggerimenti dei cittadini. L’obiettivo è chiaro: la lingua nazionale deve avere regole precise e una struttura ben definita per renderla più forte, senza mettere in discussione il multilinguismo del Paese. Due le novità: la nomina di un commissario della lingua lussemburghese, il cui compito sarà di centralizzare ed aggiornare le informazioni sulla lingua e che garantirà che il lussemburghese sia insegnato sufficientemente nel paese; e la creazione di un Centro per la lingua lussemburghese che avrà il compito di definire con precisione le regole ortografiche e grammaticali. L’obiettivo è anche centralizzare in un unico punto i diversi strumenti e dizionari del tipo “lod.lu” o “spellchecker.lu”, in modo che i cittadini possano scoprire più facilmente e rapidamente la corretta scrittura del lussemburghese. Inoltre si prevede l’istituzione di un premio letterario in lingua lussemburghese e la possibilità di tradurre i siti web dello stato in lussemburghese. Infine il Ministro dell’Istruzione Claude Meisch vorrebbe far riconoscere il “Lëtzebuergesch” come una lingua ufficiale dell’Unione Europea. Oltre all’aspetto simbolico, l’azione permetterebbe di rivolgersi alle istituzioni europee in lussemburghese, ma il tutto dovrà passare attraverso i negoziati.
Stella Emolo