Il “Corpus Domini”chiude le feste di periodo del ciclo pasquale. Pochi sanno che la festa dell’eucarestia ha la sua origine nel 1247 nella diocesi di Liegi, non lontana dal nostro Lussemburgo.
La festa del 2018 a Roma ha visto Papa Francesco recarsi a Ostia, sulle orme di Paolo VI, prossimo alla canonizzazione, che nel 1968, proprio nella città sul mare di Roma condusse una processione nelle stesse strade. Papa Bergoglio, che ama uscire fuori dagli schemi,  ha voluto quindi riportare la processione del Corpus Domini in luoghi simbolici importanti, innanzitutto per il nome, Ostia, che rappresenta il simbolo del corpo di Cristo e simboleggia nel suo significato latino la “porta” per accedere al suo spirito.
papa francesco ostia (2)
Una giornata caldissima, tante persone, tanta emozione. Tantissimi i giovani. Tutte le otto parrocchie della città hanno portato i loro ragazzi di comunione e cresima per circondare il Papa con i loro sorrisi ed il loro entusiasmo. Sono entrati nella piazza, sottoposta a rigide quanto discrete misure di sicurezza, già due ore prima sotto il sole cocente, insieme ai cori delle parrocchie e a tanti altri cittadini di ogni età e ai malati del reparto di oncologia del Grassi di Ostia insieme ai gruppi di sostegno psicologico. Striscioni ai balconi ad accogliere il Papa. Un Papa che riesce a coinvolgere ancora le persone, a trascinarle in strada anche in una domenica caldissima e sonnecchiante come sono quelle di inizio giugno a Roma e Ostia.
La piazza di Santa Monica, molto grande, si è riempita di umanità, dal turista curioso al fedele devoto alla suora di Madre Teresa al giovane ragazzo di Ostia anche lui incuriosito da Francesco ed è esplosa in un rumoroso saluto quando poco prima delle 18 è arrivato sulla sua utilitaria Papa Francesco che ha celebrato la messa all’aperto e nell’omelia ha detto parole importanti sulla vita, sul senso della vita che il Corpus Domini ci ricorda:  L’ampio lido di questa città richiama alla bellezza di aprirsi e prendere il largo nella vita. Ma per far questo occorre sciogliere quei nodi che ci legano agli ormeggi della paura e dell’oppressione. L’Eucaristia invita a lasciarsi trasportare dall’onda di Gesù, a non rimanere zavorrati sulla spiaggia in attesa che qualcosa arrivi, ma a salpare liberi, coraggiosi, uniti”.
Dopo la messa una processione con il Corpus Domini si è snodata per le strade di Ostia fino alla parte a ponente, davanti alla Parrocchia di Santa Bonaria, la parte più periferica e disagiata della città lidense.
Lì  ha avuto parole importanti anche sulle realtà sociali: “Gesù desidera che siano abbattuti i muri dell’indifferenza e dell’omertà, divelte le inferriate dei soprusi e delle prepotenze, aperte le vie della giustizia, del decoro e della legalità.
Il Papa è apparso a chi scrive stanco, ma sempre capace di parole ferme, semplici e dirette, capaci di arrivare al cuore delle persone. A far si che le nostre vite ogni giorno sappiano salpare libere, coraggiose, unite tra loro, a Ostia come in Lussemburgo.
Gianluca Poscente
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