falcone

Il 25 APRILE del 1945 è un data importante nella Storia d’Italia, perché segna la Liberazione dalla dittatura e apre le porte al cammino verso la democrazia per il nostro Paese. Una data che traccia una riga indelebile, un cambiamento profondo sia sociale che culturale, dove c’è “un prima” e “un dopo”. Come la Storia dei nostri due Eroi, Falcone e Borsellino.

In questa data simbolo si è svolta, a Lussemburgo città, al circolo “Eugenio Curiel”, la narrazione teatrale di Pietro Cuomo: “Quei bravi ragazzi. Falcone, Borsellino e gli altri: lacrime di coccodrillo e impegno civile in trent’anni di storia italiana”.

Lo spettacolo, intrecciando crude immagini di repertorio e musica, racconta quei giorni prima, durante e dopo la strage di Capaci (23 maggio 1992) e di via D’Amelio (19 luglio 1992). Aprendo anche a qualche spunto di riflessione su alcuni lati oscuri di questa “Storia”, componendo un quadro inquietante che non è “Stato” ancora del tutto chiarito.

fqlcone e b

Un momento culturale veramente intenso vissuto dal pubblico. Un ora e quarantacinque minuti sospesi nella narrazione di un storia, quella di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, senza tempo e senza colore politico, nel Paese “delle mezze verità” (dalla canzone di Fabri Fibra e Gianna Nannini, ndr).

Il  sacrificio di quei “due bravi ragazzi” nati nella Palermo più profonda e antica, che vivevano e giocavano tra le strade del quartiere della Kalsa, ha commosso e smosso per sempre le coscienze di un popolo, travalicando anche i nostri confini. Tanto che nel 1994 – come ricordava il narratore – un busto di Giovanni Falcone è stato voluto a Quantico (USA) nei giardini dell’Accademia della Federal Bureau of Investigation meglio nota come F.B.I., da Louis Freeh, amico di Giovanni Falcone e collaboratore nell’indagini “Pizza Connection”.

Le emozioni fra il pubblico del “Curiel” erano palpabili, soprattutto nei momenti di silenzio e nelle pause da copione, tra lo scandire del racconto e nella visione delle immagini raccrapiccianti di quelle stragi. E quando, alla fine, sullo schermo appare Paolo Borsellino che pronuncia uno dei suoi famosi discorsi, dove ribadisce che: “La lotta alla mafia [..] non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolge tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”…proprio in quel momento,  sui volti di qualcuno fra i presenti abbiamo notato anche il luccichio di una lacrima, quasi a sentirne il peso.

Francesco Mind Fiorentino

Potrebbe interessarti anche questo

Il Lussemburgo nella Seconda Guerra Mondiale, la nuova mostra digitale del C2DH

Nata grazie ad una convenzione del 2021 tra l’Uni.lu e lo Stato, è stata sviluppata dal Centro lussemburghese di storia contemporanea e digitale (C2DH) dell’Università del Lussemburgo per coinvolgere un vasto pubblico. Offre una narrazione innovativa in francese, inglese e…

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

Guichet.lu

Il Ministero della Digitalizzazione lancia una consultazione pubblica per migliorare i servizi dello sportello di prossimità Attualmente, i cittadini possono rivolgersi allo sportello di accoglienza Guichet.lu, situato in rue Notre-Dame a Lussemburgo, per qualsiasi domanda sulle procedure e sui servizi…

Turismo delle radici, in Italia nascerà la rete dei musei sull’emigrazione

La grande iniziativa è stata lanciata a Genova nell’ambito di Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU Una rete dei Musei dell’Emigrazione italiana per…