“Vorrei ringraziarvi perché è stata una serata bellissima, un’emozione grande finire questa prima parte di concerti a casa. Vi auguro buon Natale, buon anno, buona vita! Vi voglio bene!”
Si è congedata così dal suo amatissimo pubblico romano, Fiorella Mannoia, al termine del concerto Combattente Tour che si è tenuto giovedì 22 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un pubblico che la ama tantissimo e che le ha tributato ben tre lunghissime standing ovation.
Fiorella ha accolto il suo pubblico a casa sua, lo ha preso per mano e l’ha accompagnato all’interno della sua musica, dentro i suoi testi, portandolo quasi sul palco insieme a lei.
“Combattente non è chi fa la guerra è chi lotta per le ingiustizie, chi non smette di indignarsi, chi non si arrende e non si dà mai per vinto, combattente è chi rimane solo perché altri hanno rinunciato, combattente è chiunque creda che se anche è difficile un modo ci deve essere, lo cerca, lo trova, ci prova e lo fa oggi senza rimandare a domani perché la vita è bellissima ma non dura per sempre….” Hanno affermato con forza Gino Strada, Gianni Minà e Alex Zanardi nel video introduttivo al brano che dà il titolo al Tour.
E’ una combattente Fiorella quando racconta come questo “sia un disco al femminile, anche se non era stato pensato come un disco a tema. Però poi ci siamo resi conto che tutte queste canzoni, che sono state scritte da autori diversi, sono canzoni che parlano di donne perché evidentemente parlare di donne è diventata un’esigenza, donne che lottano per trovare o ritrovare la propria dignità”, prima di intonare Nessuna conseguenza.
E’ una combattente quando racconta la genesi della sua canzone autorale In viaggio “in cui ho voluto immaginare come si senta una madre che vede una figlia partire, una delle tante che salgono su barconi senza futuro, con la consapevolezza che forse non saprà mai più nulla di lei.”
E’ una combattente quando, attraverso mille sfumature della voce e una camaleontica presenza scenica, interpreta una canzone di protesta come Offeso di Niccolò Fabi o una dolcissima come La Cura di Battiato o ancora Felicità nell’emozionante ricordo di Lucio Dalla.
E combattente è anche il pubblico romano quando accompagna a gran voce l’artista nel coro di Io non ho paura, grido che diventa quasi un principio emotivo universale di chi, attraverso la musica, riesce a guardare oltre.
E’ combattente il pubblico romano quando balla e si scatena con Fiorella sulla note di Siamo ancora qui e quando sulle note di Il cielo d’Irlanda, accompagna Fiorella in una lunghissima escursione giù dal palco fino ai saluti finali, lunghi, interminabili, speciali come tra amici veri.
Gilda Luzzi