La storia dell’emigrazione italiana in Francia  è stata al centro di un colloquio e dello spettacolo tenutosi lo scorso 11 novembre a Parigi nei saloni dello storico palazzo della Mutualité, organizzato dalla rivista Radici  e da Harmonie mutuelle.  

italiens

Difficile riassumere i tanti interventi che si sono succeduti nel corso della giornata, tutti interessantissimi ed attuali : ripercorrere l’epopea dell’emigrazione italiana dal 1860 fino alla fine del XX secolo, aiuta a  comprendere come i problemi di ieri siano gli stessi di oggi, come i movimenti migratori siano sempre condizionati da contesti sociali, economici e politici complessi e quanto siano difficili da sconfiggere  paure e pregiudizi.

Dopo i saluti di rito Marie Claud Blanc- Chaleard, professore dell’università di Parigi, presenta il primo periodo dell’emigrazione italiana dal 1860 fino alle crisi economica degli anni trenta. Segue poi, l’intervento di Laure Teulieres – professore all’università J. Jaurés di Tolosa e cofondatrice della rivista RADICI –  che riprende il racconto dalla II Guerra mondiale, momento di grande conflittualità tra la popolazione francese e gli immigrati italiani, fino agli Anni ‘50-‘60 che segnano una distensione dei rapporti tra le due comunità e la fine momentanea dell’immigrazione italiana.

Grazie al preciso timing imposto da Rocco Femia, direttore di RADICI, organizzatore e regista della manifestazione, c’è stato tempo per ascoltare il discorso semi-serio  di Patrick Noviello, giornalista , sugli stereotipi e pregiudizi sugli italiani; ed  alcuni brani  del libro RITALS di Francois Cavanna, letti da Bruno Putzulu.

Una mattinata trascorsa tra ricordi dolorosi, a volte violenti (il massacro d’ Aigues Morte del 1893), ma anche divertenti e poetici, a riprova di come gli italiani siano il modello perfetto dell’integrazione alla francese che si riassume nel sapersi rendere invisibile e limitare gli aspetti identitari alla sfera privata.

Il pomeriggio si riprende con la  rappresentazione dell’emigrazione nel cinema, a cura di  Jean Antoine Gili,  fondatore del Festival del cinema italiano d’Annecy e nella musica a cura di Gualtiero Bertelli.

Momento forte  è stato  il dibattito sull’ Italia di oggi, terra d’emigrazione e d’immigrazione, moderato da Eric Valmir di France-Inter, con  gli interventi di Marc Lazar, storico e Domenico Lucano, sindaco di Riace. Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa assente suo malgrado  per  far  fronte all’ennesimo naufragio in mare, ha tenuto comunque a testimoniare con una lettera la sua indignazione nei confronti dell’Europa, sempre lontana dalle sofferenze di Lampedusa e dall’immane tragedia che si sta consumando  nel Mediterraneo.

 

lucano

Un messaggio di speranza è invece l’esperienza di Domenico Lucano e di Riace “Un Paese di Calabria” (il docu-film di Shu Aiello, ndr) che ha fatto di un’utopia  la realtà. Riace, il paese con il fazzoletto in mano, grazie ad un progetto  di accoglienza condiviso da tutti i suoi cittadini,  conta oggi 1800 abitanti  di cui ben 600 di  20  nazionalità diverse. Per continuare a parlare di numeri: 1100 spettatori hanno partecipato al colloquio e 1200 allo spettacolo serale. Un successo meritato per una giornata della memoria, dell’intelligenza e del buonumore.

Ornella Piccirillo

 

 

 

 

 

Potrebbe interessarti anche questo

Il Lussemburgo nella Seconda Guerra Mondiale, la nuova mostra digitale del C2DH

Nata grazie ad una convenzione del 2021 tra l’Uni.lu e lo Stato, è stata sviluppata dal Centro lussemburghese di storia contemporanea e digitale (C2DH) dell’Università del Lussemburgo per coinvolgere un vasto pubblico. Offre una narrazione innovativa in francese, inglese e…

Turismo delle radici, in Italia nascerà la rete dei musei sull’emigrazione

La grande iniziativa è stata lanciata a Genova nell’ambito di Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU Una rete dei Musei dell’Emigrazione italiana per…

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

Guichet.lu

Il Ministero della Digitalizzazione lancia una consultazione pubblica per migliorare i servizi dello sportello di prossimità Attualmente, i cittadini possono rivolgersi allo sportello di accoglienza Guichet.lu, situato in rue Notre-Dame a Lussemburgo, per qualsiasi domanda sulle procedure e sui servizi…