La nostra stagista, fra gli “inviati speciali” di PassaParola Magazine al Festival del Cinema Italiano di Villerupt, ci illustra, commenta e consiglia due film trasmessi durante la grande kermesse del fine settimana.
ALASKA
Il film di Claudio Cupellini racconta una complicata e passionale storia d’amore tra Fausto (Elio Germano), un cameriere pieno di ambizioni e Nadine (Astrid Berges-Frisbey), una giovane francese aspirante modella. Fausto e Nadine si incontrano per caso a Parigi e tra i due nasce rapidamente un rapporto intenso: entrambi ricercano nell’altro il superamento della loro condizione precaria e la felicità. Fausto, rientrato a Milano per seguire Nadine, è divorato dall’ ambizione di migliorare rapidamente la sua condizione; si fa coinvolgere da Sandro (Valerio Binasco), promotore della discoteca Alaska, in un’avventura rischiosa che lo allontanerà da Nadine. Il rapporto dei due è minato costantemente da situazioni difficili ed ostacoli di ogni tipo, fra tradimenti e violenza. Gli eventi, talvolta drammatici, li riavvicineranno, rinforzando la loro stupenda storia d’amore.
Il regista è riuscito a creare una storia drammatica, ma allo stesso tempo dominata da una serie di sconvolgimenti, che intriga lo spettatore dall’inizio alla fine. Il film ha spesso toni molto cupi, ma la narrazione è sempre interessante, con repentini e inaspettati colpi di scena. La storia ci porta a riflettere su come il desiderio di arricchirsi con egoismo può essere distruttivo ed andare a scapito della vita affettiva.
SE DIO VUOLE
Sullo sfondo degli stereotipi della ricca borghesia romana, il film di Edoardo Falcone racconta il lento sgretolarsi delle certezze di Tommaso (Marco Giallini), un noto cardiochirurgo cinico ed egoista, dall’atteggiamento scontroso e distaccato. La vita della sua famiglia subisce un significativo sconvolgimento quando il figlio Andrea annuncia la volontà di entrare in seminario, lasciando gli studi di medicina e buttando al vento una promettente carriera.
Tommaso, nascondendo dietro la sua ipocrisia il totale disaccordo sulla scelta del figlio, è convinto che la decisione sia influenzata da Don Pietro (Alessandro Gassman), un prete ex-carcerato. Per avvicinare Don Pietro, nel tentativo di coglierlo in fallo e screditarlo agli occhi del figlio, il medico si finge un disperato in cerca di aiuto. Tommaso si avvierà così verso un profondo travaglio interiore, che lo porterà a rimettere in discussione se stesso, i rapporti con la sua famiglia ed il suo entourage professionale. Un film brillante dai toni talvolta da commedia teatrale, piacevole nei dialoghi ed interpretato con spessore da tutti i personaggi.
Il regista tratta, con maestria e leggerezza, tematiche delicate ed importanti del nostro tempo, quali l’omosessualità e la vocazione al sacerdozio, portandoci a riflettere sui nostri comportamenti quotidiani.
Elisa Giffra