Due giorni di festeggiamenti per i 10 anni della Philharmonie di Lussemburgo, aperta al pubblico il 28 giugno 2005. Il culmine è stato il concerto di gala del 3 luglio con l’Orchestra Filarmonica di Lussemburgo, diretta da Emmanuel Krivine che ha suonato la Suite n. 2 di Igor Stravinsky (L’uccello di fuoco) e poi, accompagnata dal pianista Jean-Yves Thibaudet, il Concerto in F di George Gershwin.
Diversi i momenti emozionanti della serata condotta da Desirée Nosbusch, nota attrice cinematografica e teatrale di origini lussemburghesi. Per iniziare con il film Timebox, un cortometraggio che presentava i ricordi e gli auguri sia di alcuni degli artisti che si sono esibiti sui suoi palchi che di persone di spicco del panorama socio-politico lussemburghese, come i ministri della cultura, il sindaco di Lussemburgo e anche Xavier Bettel, l’attuale primo ministro.
Bettel, nel suo discorso inaugurale della serata, ha ribadito che il Lussemburgo è un Paese devoto e strettamente collegato all’interculturalità e allo scambio culturale. Con orgoglio ha riferito che, dall’apertura della Philharmonie al fine giugno si sono contati 1,5 milioni di spettatori di cui quasi 10.000 nel periodo dei festeggiamenti del compleanno.
A dimostrare la multietnicità del Lussemburgo è stato anche il coro Sag Mat che si è esibito prima del concerto: circa 100 bambini tra i 9 i 10 anni, provenienti da diverse scuole elementari del Granducato, hanno cantano un brano prima in tedesco e poi uno in lussemburghese. Il messaggio era chiaro: tolleranza, fratellanza, convivenza. Quale modo migliore di unire il tutto con la musica. L’umanità del gruppo, alquanto irrequieto per il vero, è stato dimostrato dal nervosismo di esibirsi davanti a un tale pubblico numeroso, nonché al Granduca e alla Granduchessa. Desirée Nosbusch ha riferito quanto Iris, una ragazzina di 10 anni prima dello spettacolo fosse seriamente preoccupata che il Granduca si potesse arrabbiare se lei avesse fatto uno sbaglio. Dopo la performance del coro la presentatrice ha chiesto ad Iris di rimanere sul palco: la bambina si è detta soddisfatta della sua performance e del fatto di non aver commesso sbagli. Radiosa guardava in direzione dei Granduchi che le hanno regalato un caloroso sorriso, tutto per lei.
Il concerto di gala è coinciso anche con l’addio del direttore Emmanuel Krivine dall’orchestra della Phirlharmonie. È stato lui stesso, con l’occhio un po’ lucido, a confermare quanto gli pesasse la dipartita ma che, ormai, ci sono altri progetti alle porte che richiedono la sua attenzione. Ha però promesso al pubblico di ritornare in scena, nella “sua” Philharmonie ad aprile perché, in effetti, un luogo a cui è ed rimarrà sempre molto legato.
A conclusione della serata, a cui ha partecipato anche l’architetto Christian de Portzamparc che, dietro sollecitazioni della Fondazione Henri Pensis, nel 1997, sottopose il suo progetto alla Commissione delle opere pubbliche, è stato offerto anche champagne e una fetta di rotta con i colori del logo del compleanno decennale.
Elisa Cutullè