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In occasione  del Semestre della Presidenza lussemburghese al Consiglio dell’Unione europea le mostre di Bettina Scholl-Sabbatini e Phil Deken verranno inaugurate  a Roma mercoledì 24 giugno 2015 (ore 19) all’Academia Belgica (Via Omero 8, 00197 Roma)

Melusina della scultrice lussemburghese Bettina Scholl-Sabbatini

e

Urbs – Fragmenta romana del fotografo Phil Deken

 

 

Le due mostre resteranno aperte dal 25 giugno al 24 settembre 2015, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 18 (esclusi: 29 giugno, 21 luglio, 10-23 agosto)

Informazioni: tel: (+39) 06 203986305,  e-mail: info@academiabelgica.it,  web: www.academiabelgica.it

 

 

Bettina Scholl-Sabbatini, MELUSINA

La mostra MELUSINA della scultrice lussemburghese Bettina Scholl-Sabbatini si compone di una serie di 21 piccoli torsi in bronzo realizzati dall’artista per il Semestre di presidenza lussemburghese del Consiglio dell’Unione europea, ispirati al tema di Melusina, figura di donna dalla coda di pesce, mito fondatore del Casato di Lussemburgo nel Medioevo e tuttora vivo nella tradizione culturale del Granducato. Esposti in prima mondiale a Roma, all’Academia Belgica, sotto l’egida dell’Ambasciata del Lussemburgo, i bronzi di Bettina Scholl-Sabbatini sono accompagnati dalla riproduzione gigante di una delle sue sculture, che campeggia per l’occasione sulla terrazza sovrastante l’edificio dell’Academia Belgica. Una Melusina alata e dorata che, se da un lato instaura un dialogo, tanto inconsueto quanto inevitabile, con le innumerevoli figure alate che popolano l’universo artistico della capitale italiana, dall’altro non può non richiamare l’immagine della Gëlle Fra, la statua dorata simbolo della libertà che domina dall’alto la capitale lussemburghese. Si realizza così un ponte ideale tra i due paesi, nel segno dei valori condivisi che li accomunano nello spazio europeo.

Il catalogo della mostra, curato da Maria Luisa Caldognetto (Editions Convivium, Luxembourg, 2015, ISBN 978-99959-785-7-0, € 25,00 – www.convivium.lu), si apre con una prefazione di S.E. l’Ambasciatore Janine Finck. Le foto dei bronzi creati da Bettina Scholl-Sabbatini sono inquadrate dall’analisi critica della storica dell’arte Marion Vogt. Seguono altri saggi che esplorano il tema della sirena nell’arte italiana (Stefania Severi), nonché l’immagine di Melusina nel mito, nel folklore, nella letteratura (Maria Luisa Caldognetto) e nell’araldica (Jean-Claude Muller). I diversi testi sono in versione italiana, francese, inglese e tedesca.

 

Phil Deken,  URBS – Fragmenta Romana

“Phil Deken, giocando con le parole e catturando immagini, si aggira per

Roma, l’Urbs eterna. Da una prospettiva rigorosamente verticale si

propone di svelare la poesia delle piccole cose che si nascondono

all’ombra delle grandi e che aspettano solo uno sguardo non

convenzionale, un po’ provocatorio, e un pizzico di fantasia, per sedurre

e farsi amare…”

Con questa mostra, il fotografo lussemburghese ci propone una visione insolita di Roma, che trova pieno riscontro nei testi in versione trilingue (francese, italiano, inglese) che l’accompagnano, dai tratti poetici ma anche ricchi di umorismo, non senza ammiccamenti ai fotografi di strada. L’itinerario può apparire turistico ma la visione non lo è; il gioco dei rimandi culturali è infatti onnipresente.

Il progetto ha richiesto due anni e mezzo di lavoro che si è svolto nel cuore di due città: Roma (riprese fotografiche) e Lussemburgo (realizzazione). La ventina di fotografie in esposizione rappresenta una scelta ragionata tra le 115, tutte in formato rigorosamente verticale, pubblicate nel volume dallo stesso titolo edito recentemente (208 pagine, formato 35 x 22 cm, ISBN 978-99959-785-5-6, € 57,00 – www.phil-deken.com).

Nel corso dei mesi e grazie ai diversi partners incontrati, tra cui l’ambasciata d’Italia e la rappresentanza della Commissione europea a Lussemburgo, e successivamente l’ambasciata del Granducato di Lussemburgo a Roma e l’Academia Belgica, il progetto ha assunto così una dimensione umana che supera di gran lunga la semplice realizzazione di un volume, consentendogli di attraversare nuove frontiere.

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