Il clarinettista Piero Ponzo da qualche anno firma le musiche originali degli spettacoli teatrali in lingua italiana messi in scena da Luisella Piccoli, insegnante di italiano e regista di varie commedie italiane recitate da studenti-attori stranieri che studiano la nostra lingua in Lussemburgo. Quest’anno la sfida era quella di musicare Carlo Goldoni, il grande drammaturgo settecentesco, autore di varie commedie a cui la Piccoli si è ispirata e che ha riadattato per lo spettacolo TuttoGOLDONI che sarà rappresentato nei giorni 3 e 4 giugno 2015 all’Abazzia di Neimenster. Lo spettacolo è stato orgnizzato dall’Ass. Dante Alighieri Comitato Lussemburgo, in collaborazione con Neimenster e il siostegno dell’Ambasciata d’Italia.
Intervista:
Dopo esserti cimentato con la composizione di colonne sonore di altre Commedie (messe in scena da Teatrolingua di Luisella Piccoli) quest’anno hai preparato le musiche per TuttoGoldoni. A cosa ti sei ispirato?
Questa volta mi sono ispirato al mio immaginario della Venezia di allora e di oggi, al viverla come un crocevia di stili, di sperimentazioni e di personaggi musicali importantissimi, contemporanei o quasi di Goldoni. La Venezia musicale del ‘700 è una grande fucina di idee, un laboratorio per tutta la musica a venire.
Scrivere tra il moderno e il contemporaneo. Come ci riesci?
Il mio amore per la Musica è totale, gli stili sono solo un dettaglio estetico, ma le pulsioni fondamentali, le emozioni che fa nascere, sono le stesse, sempre.
Da un punto di vista più tecnico, posso invece dire che l’aver maturato esperienze nei vari campi, componendo o arrangiando musica pop, jazz, musica di sperimentazione, musica neo classica, folk, canzone d’autore, mi ha permesso di arrivare a un mio stile personale di sincretismo musicale, scevro da pregiudizi.
Nel particolare, le mie composizioni per questo spettacolo, come anche quelle per il Decameron, hanno una componente filologica molto marcata, nella strumentazione usata e nei moduli armonici e melodici adottati. Sono così nate melodie che allo stesso tempo risultano familiari e nuove.
Quanto è importante per un musicista italiano partecipare a composizioni all’estero?
Per me è fondamentale. La metà della mia carriera artistica è cresciuta fuori dall’Italia; per circa trent’anni ho suonato in mezzo mondo con Carlo Actis Dato, Gianmaria Testa e moltissimi altri. Dal Canada alla Nuova Zelanda, dal Giappone al Sudafrica, da Los Angeles a Vienna.
Queste molteplici esperienze con TeatroLingua mi danno l’opportunità importantissima di far conoscere il mio lavoro in Lussemburgo, anch’essa città di arti e d’interscambio culturale internazionale.
Farai anche tu una parte nella Commedia suonando dal vivo come hai fatto lo scorso anno?
Quest’anno farò di più, canterò (ride…)! Sì, darò voce ad una controversa serenata, ed inoltre reciterò: grazie alle idee di Luisella Suberni Piccoli, sarò il fan di Goldoni, in scena come una sorta di “cicerone” che introduce o commenta le commedie adattate per lo spettacolo.
(picci)