Ognuno di noi sbaglia. Quando succede si chiede scusa e si cerca di rimediare. Cosa potrebbe succede se invece se a sbagliare è Dio o, meglio, chi lavora per lui?
Questa la domanda che Frank Nismgern, compositore di Saarbrücken, si è chiesto quando ha composto, 10 anni fa, il suo Musical “Paradise of Pain”, che, rivisitato, verrà messo in scena allo Staatstheater di Saarbrücken fino al 24 luglio.
Il musical, in lingua inglese e tedesca, racconta di un errore commesso nel portare due persone morte nello stesso ospedale dove vengono scambiate e finiscono in un aldilà che non è fatto per loro.
Johannes Taucher (Patrick Stanke), impiegato ligio al dovere e ai paragrafi finisce all’inferno in cui domina Mephista (Anke Fiedler), demone sessodipendente mentre Jonathan Diver (Sascha di Capri), deliquentello di bassa lega, finisce nel paradiso rococò in cui Angelina (Sandy Moelling- ex cantante delle No Angels) cerca di rendere tutto più armonico.
I due personaggi, però, non si ritrovano nel loro ambiente che, per entrambi, risulta essere insoddisfacente: così Johannes si aggrappa a ciò che conosce, le leggi e i paragrafi, e cerca di rendere l’inferno un po’ più umano e meno infernale. Cosa di umano abbia il fatto di costringere Mephista a fare i lavori domestici mentre lui guarda una partita di calcio rimane un mistero, o no?
È quasi come se Nimsgern volesse inserire nello spettacolo una critica sociale, riferita alla posizione della donna dietro ai fornelli. Critica sociale, attuale più che mai, il dialogo tra Gesù, interpretato da un fantastico Eric Minsk e suo padre che lo rimprovera di essere diverso: si essersi tinto i capelli e di vestirsi da donna…
Critica sociale mascherata in un insieme di musica e ritmi che passano dal Funk al Hip Hop per il neoromantico al gospel. Una scenografia basica ed essenziale, curata da fettfilm, dà ampio risalto ai costumi elaborati di Uta Heiseke e lascia vivere agli spettatori una favola tra terra e cielo.
Per informazioni e biglietti www.theater-saarbruecken.de
Elisa Cutullè