Non amano sentirsi nominare “gruppo di musica medievale”, bensì un gruppo che con la propria musica è in grado di evocare ambienti fiabeschi, facendo viaggiare gli ascoltatori in un mondo incantato. Questi sono i Faun, gruppo musicale tedesco presenti da oltre un decennio nel panorama musicale. Avevano deciso di candidarsi per rappresentare la Germania all’ESC, ma non sono riusciti ad arrivare in finale. Una delle canzoni presentate , tuttavia, è parte del programma attuale che li vedrà in turnè fino al 20 aprile.
Lo spettatore non può non rimanere affascinato dalla bravura dei membri del gruppo che, oltre a cantare, padroneggiano alla perfezione almeno 2-3 strumenti musicali, alternando il tutto con una leggerezza da far rimanere a bocca aperta.
Abbiamo incontrato Oliver Sa Tyr, il leader del gruppo, dopo il concerto di Mannheim dello scorso 15 marzo. ecco cosa ci ha raccontato.
Nel Luna Tour 3 siete in scena con tre artisti internazionali: Efren Lopez, Maya Friedmann e Ayuna. Puoi dirci come è nata e come si è sviluppata questa collaborazione?
Ho incontrato Efren Lopez l’estate scorsa durante un workshop di musica modale in Grecia. Ho subito avuto la sensazione che con i suoi strumenti esotici e i suoi virtuosismi poteva essere un arricchimento del nostro programma.
Maya, invece, la conosceva già dal 2013, quando ci aveva accompagnato come violoncellista durante la tunrè. I colori delle sue interpretazioni musicali sono talmente evocativi che l’abbiamo voluta con noi anche quando abbiamo registrato l’album in studio. Va da sé che poi l’abbiamo voluta anche in turnè con noi.
Ayuna è originaria della Bielorussia. L’abbiamo incontrata diverse volte in occasioni di vari festival ed abbiamo potuto notare che, in maniera quasi automatica, riesce a far “zittire” il pubblico anche più rumoroso quando si mette a ballare in scena. La persona adatta a cui affidare i momenti silenziosi, quasi mistici, dello spettacolo.
Dato che si tratta di professionisti le prove non hanno richiesto molto tempo: abbiamo provato due giorni con i musicisti e altri due giorni con tutti i partecipanti. E, fortunatamente, è andato tutto bene.
Il concerto, sebbene abbia lo stesso nome del vostro ultimo CD Luna, ha un programma che prevede anche altre canzoni, creando un’esperienza totale. Come avete deciso cosa cantare?
Abbiamo deciso che il programma dovesse contenere canzoni anche dei nostri lavori precedenti e con 12 anni di carriera alle spalle, ce ne è di materiale. Metà delle canzoni proviene dal nostro ultimo album, mentre le altre sono canzoni che rappresentano pietre miliari della nostra carriera. Se non le includessimo nel programma non sarebbe un vero concerto dei Faun. Siamo molto felici del fatto di essere riusciti a mettere insieme un programma omogeneo ma anche variegato: abbiamo ballate che invitano a sognare e che creano un silenzio assoluto in sala, ma anche canzoni che prevedono ballerini in scena e/o produzioni video che rendono difficile lo stare seduti senza volersi muovere al ritmo della musica.
Siete in turnè da inizio marzo: come vivete voi la serate dal palco?
Noi, dall’alto, vediamo una grande armonia. Penso che uno dei nostri punti di forza sia quello di attirare un pubblico così variegato sia in termini di età che di termini di gusti: ci sono bambini, ma anche adulti e anziani, persone che hanno un debole per la musica classica, ma anche appassionati di Gothic Music. Quello che notiamo più spesso è la deferenza, il rispetto ossequioso del luogo in cui si tiene il concerto e quasi un timore sacro. Bastano, tuttavia, poche canzoni per far sciogliere il ghiaccio e vedere gente che si alza per ballare spontaneamente e che reagisce con giocosità alle sfide che lanciano.
Ci sembra di stare in un grande gruppo di amici che scherza, sogna, balla e festeggia insieme. Finora ci siamo divertiti un mondo e siamo certi che ci divertiremo anche nelle altre date.
Prossimo appuntamento all’Europahalle di Trier il 18 Aprile 2015. Per informazioni e biglietti www.faune.de
Elisa Cutullè