Luciana Castellina, di passaggio a Metz, ha tenuto lo scorso 24 marzo, un breve ma brillante incontro con il pubblico per presentare il suo nuovo romanzo Prends Garde (uscito in Italia con il titolo: Guardati dalla mia fame), scritto con Milena Agus (Liana Levi Editore), racconto bicefalo: versione storica e romanzata di un tragico episodio della storia italiana del dopoguerra, sconosciuto al grande pubblico.
7 marzo 1946: siamo ad Andria in Puglia, dopo quattro giorni di rivolta armata dei braccianti agricoli giornalieri, una delle tante che sconvolsero la Puglia nel dopoguerra, la piazza Catùma, gremita, aspetta il segretario della CGIL Di Vittorio per un discorso pacificatore, ma all’improvviso uno sparo scuote tutta la gente in attesa e l’inimmaginabile accade…. La folla imbestialita si lancia contro il palazzo dei signori Porro da dove sembra sia partito il colpo. Una valanga umana inarrestabile si dirige verso il palazzo. In prima fila le donne, esasperate da tanti anni di fame e miseria, si avventano sulle malaugurate sorelle Porro, rimaste sole nella loro immensa e lussuosa dimora, le picchiano e le trascinano via per le scale. Due di loro, per ironia della sorte, verrano ritrovate morte l’indomani: l’8 marzo 1946 prima celebrazione ad Andria della giornata della donna.
La signora Castellina non si limita a parlarci del suo libro ma con evidente piacere e con grande brio ci racconta del suo impegno politico e civile, della sua famiglia, dei nipoti, della scoperta del mondo e del comunismo. Prosegue con il suo primo viaggio a Parigi, gli incontri con Sartre e Simone de Beauvoir. Non esita a fare un bilancio politico della sua generazione: « Siamo riusciti a cambiare un po’ il mondo, siamo liberi ma non ancora tutti uguali».
La Castellina potrebbe parlare ancora per delle ore senza annoiarci, ma il TGV per Parigi é previsto alle 20h17. Lei però trova ancora il tempo per rispondere a qualche nostra domanda:
« Prends garde » é decisamente un libro di donne, lo sono tutte : le protagoniste della storia, le autrici e l’editrice (Ginevra Bompiani), ci viene, dunque, spontaneo chiederle qual è la condizione della donna oggi ?
Le nuove generazioni pensano che i movimenti femministi non abbiano più ragione di esistere e che la battaglia per la parità uomo/donna sia un problema superato. SI Sbagliano : la parità é effettivamente acquisita, ma le donne fanno ancora tanta fatica ad accedere ad incarichi di responsabilità, perché viviamo sempre ed ancora in una società pensata ed organizzata per gli uomini. Soltanto 30% delle donne con posti di responsabilità ha figli, mentre questa percentuale sale al 90% per gli uomini nelle stesse condizioni. Le donne hanno raggiunto una parità formale ma non un’uguaglianza reale.
Quali sono gli effetti di vent’anni di governo Berlusconiano sulla condizione femminile ?
Disastrosi per tutto il Paese e non soltanto per le donne.
Grazie per la sua cortese disponibilità e prima di salutarla , un ultimo duplice commento sugli avvenimenti del 7/11 gennaio in Francia e, in parallelo, un suo pensiero sulla vicenda giudiziaria di Erri De Luca.
L’attacco a Charlie Hebdo e tutti gli altri atti di terrorismo mi fanno chiedere «Cosa abbbiamo fatto perché ci odino tanto? Una inutile perdita di tempo il processo ad Erri De Luca …
Ed accompagna le parole con un eloquente gesto della mano come per spazzarlo via.
Ornella Piccirillo