Splendido concerto del maestro stasera (24 marzo) alla Coque di Lussemburgo per festeggiare 50 anni di carriera. Sempre cavalcando con genio e successi il numero 7. Sette note e settima arte.
Un pubblico immenso. Buio in sala. I film li conoscevamo tutti. Ma le scene questa volta non c’erano. Perché protagonista era la musica. Le musiche, che quelle tante scene ha accompagnato. Morricone, 87 anni portati splendidamente, ci ha incantati dirigendo un’orchestra e un coro di circa cento elementi.
La musica, al netto delle pellicole, ha avvolto il pubblico in quelle emozioni che si sono fatte pensiero. Il pensiero in fotogrammi. E così dalle nostre sedie (scomode, bisogna dirlo!) siamo stati catapultati come per magia nella Serenissima di “Anonimo Veneziano” e poi nella New York Anni Trenta di “C’era una volta in America”, nel Far West dI Leone e nella Sicilia-Paradiso di Tornatore. Uno spettacolo solenne, sobrio.Un pubblico attento, rapito. Persino qualche lustrino che un po’ stonava con l’ambiente casual della grande sala sportiva.
Applausi calibrati, ma sempre generosi e persino la standing ovation per la cantante “di rosso vestita” dalla voce suadente e il decolleté che non è passato inosservato. Caro Ennio: ti abbiamo aspettato e riaspettato. Due volte. Per fortuna non hai mantenuto fede al proverbio e con due (rimandi) non c’è stato il tre. Aspettarti ne è valsa la pena. Noi ti ringraziamo. La Settima arte di più.
Maria Grazia Galati