Piccoli (d’età) e spauriti ma anche violenti e, forse, assassini. Questi gli ado, gli adolescenti raccontati nell’ultimo film di Donato Rotunno Baby (a)lone, che ha chiuso ieri il Luxembourg City Film Festival a Utopolis. Ispirato al romanzo di Tullio Forgiarini Amok. Eng Lëtzebuerger Liebeschronik. (2011, ed. Binsfeld), che vinse nel 2013 il Prix de littérature de l’Union Européenne, gli adolescenti di Rotunno, che oltre ad essere regista è anche sceneggiatore insieme a Forgiarini e Nicolas Steiz (produttore del film con la sua Iris Production insieme a Tarantula Belgio) si trovano a vivere in un universo troppo grande per loro, tra fumo, droga e pornografia. In una società che manca di punti di riferimento genitoriali, con una scuola che cerca il modo di proteggerli ed aiutarli ma non lo trova. I due ragazzini protagonisti del lungometraggio affrontano le loro giornate tra pigrizia e ribellione, che si traduce nel sottrarsi alle regole, regole che nessuno ha mai insegnato loro.
E così sullo sfondo di Belval, sul tetto della loro scuola, i due cercano di raccontarsi e di capirsi. Cercano con il loro linguaggio pudico ed essenziale di tradurre le loro emozioni in parole. Da soli, completamente soli. Perchè il mondo degli adulti si eclissa. Fino a quando la loro violenza si scatena anche contro quell’unica insegnante che tiene a loro. La stessa che non si rende conto che quei ragazzini sono disposti ad andare fino in fondo, semplicemente perchè non hanno avuto punti di riferimento ne principi educativi convincenti da apprendere. E che anche i suoi sforzi sono troppo poco rispetto alla loro completa mancanza di valori.
Bambini cresciuti troppo in fretta senza genitori, che vivono la scuola come un insieme di regole inutili e che desiderano una vacanza come se fosse la cosa più cool (parola inglese mediata nel linguaggio gergale francese che significa: rilassante ma anche con valore positivo di impressionante, appassionante ndr) che abbiano fatto nella loro vita.
Uno spaccato doloroso di come gli adolescenti di oggi bruciano il loro domani quando vengono lasciati soli.
PICCI