È possibile trovare una connessione tra danza moderna e letteratura?
È quello che da tre anni TROIS C-L (Centre de Création Chorégraphique Luxembourgeois) organizza con le 3 du Trois, un evento che viene organizzato il giorno 3 di ogni mese, presso la struttura del Banannefabrik di Bonnevoie.
L’obiettivo è quello di far scoprire al pubblico, attraverso 3 eventi diversi ma interconnessi, come le forme dell’arte possano sposarsi con la danza moderna.
La sera dello scorso 3 febbraio è stato possibile assistere a delle performance di danza davvero d’avanguardia. L’autrice Nathalie Ronvaux e la ballerina Anne-Mareike Hess hanno presentato un seule à seule, performance che ha visto insieme la letteratura e la danza: i versi letterari della Ronvaux fungevano da musica per la ballerina, creando una coreografia molto particolare e ricca di significati.
Molto bello anche il progetto dell’artista tedesca Isabelle Federkeil e della ballerina Lea Thomen. E’ stata la prima guerra mondiale a dare origine all’ istallazione artistica della Federkeil: una grossa macchina che riproduce il sistema muscolo-scheletrico che con le sue 15 paia di scarpe di legno (sagome utilizzate dai calzolai negli Anni ‘20 e ‘50) montate su tre fila di aste metalliche, sembra riprodurre il suono di una marcia militare. L’obiettivo non è quello di mettere in discussione la guerra, afferma l’artista, ma di visualizzare i motori interni ed esterni dell’umanità. E’ la ballerina Lea Thomen ad accompagnare con la danza i movimenti della macchina, e a riprodurre una coreografia originale ed intensa, rappresentando diverse individualità rispetto alle scarpe che indossa.
Il terzo evento della rassegna che merita menzione è l’esposizione di quadri e video prodotti dall’artista italiana di origine georgiana Irina Gabiani. La Gabiani, alla sua terza partecipazione a 3 du Trois, ha seguito il tema della serata ossia la letteratura, presentando una selezione delle sue opere ispirate dai testi dei maggiori scrittori georgiani come Grigol Robakidze, Vazha-Pshavela.
I versi di questi scrittori si fondono e compaiono in alcune sue opere, che rappresentano un punto di vista diverso del mondo. L’artista tiene a sottolineare la sua personale visione del mondo e il modo in cui si possono rappresentare i mondi nei mondi e, soprattutto, quello che non è sempre visibile agli occhi.
Nei 4 video presentati, dove sono intenzionalmente protagonisti sua figlia e suo marito, Irina Gabiani cerca di dissociarsi dall’ambiente e dal rapporto abituale per presentarli dal punto di vista dell’osservatore e, così facendo, di osservare la realtà in una prospettiva diversa.
Amelia Conte
Per informazioni sull’artista italiana:
http://www.irinagabiani.com/WORKS.html
Per il prossimo evento del 3 marzo fare riferimento a + 352 40 45 69 | DANSE@DANSE.LU
TROIS C-L : BANANNEFABRIK | 12, RUE DU PUITS | L-2355 LUXEMBOURG-BONNEVOIE