jenin

 

Nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, vivono circa 15.000 persone. Pochi gli uomini, molte le donne e tantissimi i bambini. Erige Sehiri c’è stata ed ha filmato il bel documentario Âmes de femmes (coprodotto dal Comité pour une Paix juste au Proche Orient – Luxembourg e l’organizzazione di giornalisti Al-Khatt, Tunisia) trasmesso ieri sera all’Exit 07 (Carre Rotondes), durante l’evento organizzato dal Comité pour une Paix juste au Proche Orient – Luxembourg  (CPJPO).

La serata era dedicata alla Resistenza. La résistance des femmes se voit dans le regard des enfants : la resistenza delle donne si riflette negli sguardi dei bambini. La resistenza delle donne e dei bambini palestinesi che vivono nel campo e partecipano al progetto Not Forget (Non dimenticare, ndr ) della Croce rossa palestinese e del CPJPO. Un progetto di sostegno psico-sociale, portato avanti dal 2007, che aiuta mamme e bambini a dialogare tra di loro e ad autosostenersi. “I bambini – ci spiega il medico che accompagna le testimonianze di Mostahm e Farha –  vivono i traumi dovuti alle incursioni delle milizie israeliane, alle notti insonni ma non sono traumatizzati. Vivono situazioni abnormi rispetto la loro piccola età ma hanno delle reazioni normali: giocano, sorridono, sperano in un futuro migliore”.

Parole semplici, forse banali, ma che banali non sono in un campo dove i bambini si interessano a tutto quello che succede intorno a loro. Infatti, per esempio, nel documentario di Sehiri anche i più piccoli raccontano di essere interessati a quello che succede ai bambini di Gaza e, Mostahm e Farha testimoniano che, per la festa dell’Aid, che segue alla chiusura del Ramadam, molti dei loro figli non hanno accettato i regali delle famiglie in segno di solidarietà ai bambini di Gaza, vittime della violenza insensata di Israele.

Mostahm e Farha poi ci spiegano cosa significa per loro, e per le donne implicate nel progetto, la parola resistenza.

Resistenza significa: avere sempre in mente la storia del proprio popolo e del campo. Soprattutto dopo le vicende del 2002.

Resistenza significa: trasmettere ai propri bambini la storia del proprio popolo.

Resistenza significa: aiutare i bambini a superare i traumi vissuti.

Resistenza significa: essere solidali e lavorare nel laboratorio di cucito per preparare i giochi ai propri figli.

Resistenza significa: comprare un terreno, dove poter costruire un luogo in cui far giocare i bambini. Avere uno spazio per accogliere un numero maggiore di donne, che potranno usufruire del sostegno .

Il CPJPO sta valutando, insieme ad avvocati esperti in diritto internazionale, le modalità per diventare comproprietario del terreno. Solo se una ONG straniera è proprietaria o capofila di un progetto non si rischia la distruzione dello stesso. « Anche se – raccontano al Comité  – dopo le ultimissime  ostilità molti progetti realizzati da organizzazioni straniere in Palestina e nei Territori occupati sono stati distrutti, nonostante le reazioni di alcuni Governi contro Israele ».

A fine serata il Comité pour une Paix juste au Proche Orient – Luxembourg ricorda di firmare la petizione  indirizzata al governo lussemburghese per il riconoscimento dello Stato di Palestina :

http://www.blog.paixjuste.lu/?p=12526#respond

Bisogna raccogliere 4500 firme entro il 26 dicembre.

Paola Cairo

 

 

 

Potrebbe interessarti anche questo

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

Bonnevoie: passeggia, ascolta, scopri

Vivace, multietnico, trendy. Il quartiere della capitale lussemburghese è ora protagonista di un tour guidato da farsi autonomamente e gratis. Sulle tracce della nuova emigrazioneSi chiama Empy Nest e richiama il rapporto madre-figlio/a in un confronto che si muove in bilico fra…

Il Com.It.Es lancia un sondaggio sulla lingua italiana

La commissione IACLI (Istituzioni, Associazionismo, Cultura e Lingua italiana) del Com.It.Es Lussemburgo – il cui fine è adoperarsi per migliorare l’integrazione degli italiani all’estero – vi propone di partecipare al «Sondaggio Lingua italiana nelle scuole lussemburghesi» per realizzare dei corsi di lingua italiana…

Ricominciano i corsi di lingua alla Dante Lussemburgo!

Italiano standard (vari livelli), conversazione per principianti e intermedi e 4 corsi per passione, inoltre corsi di lingua straniera per italofoni (lussemburghese, francese, tedesco) e corsi PLIDA per la preparazione agli esami di livello La Dante Lussemburgo organizza corsi di…