Il contratto di locazione in Lussemburgo è disciplinato dagli articoli 1713 e 1762-2 del codice civile e, nonostante ciò, non pochi sono i casi in cui ci si debba difendere da eventuali truffe concernenti l’affitto di una camera, di uno studio o di un appartamento.
Situazione resa ancora più difficile da un mercato immobiliare dinamico e caratterizzato da prezzi elevati.
In primis, è bene analizzare la situazione di coloro che cercano alloggio dall’estero o, in particolare, dall’Italia: i rischi maggiori riguardano la ricerca di un alloggio attraverso siti internet specializzati a tal fine o contatti non diretti con persone già presenti nel Granducato.
In tali casi, fare attenzione ad alcuni dettagli potrebbe evitare che si giunga in Lussemburgo senza trovare alloggi, ovvero, effettuare pagamenti per collocazioni inesistenti.
Se la ricerca ha inizio su internet, è bene appurare che sugli annunci vi siano foto dell’alloggio ed un recapito telefonico del referente che si occupa di locare lo stesso: un semplice indirizzo e-mail, infatti, non garantisce la veridicità dell’annuncio o la buona fede del titolare.
Ma vi è di più. Avere persone di fiducia sul luogo permette all’interessato di poter verificare l’esistenza e poi lo stato dei luoghi della camera o dell’appartamento.
Una volta verificato ciò, sia attraverso persone di fiducia sul luogo che attraverso vari contatti telefonici con il titolare dell’annuncio, è bene che l’alloggio venga locato mediante il versamento di una cauzione (corrispondente, molto spesso alla prima o alle prime due mensilità) su un conto corrente bancario o postale lussemburghese, controllando che il titolare del conto non corrisponda ad uno pseudonimo, ma che abbia un nome ed un cognome. Inoltre, è bene chiedere conferma del versamento ed ottenere una copia firmata dal proprietario del contratto di locazione, sia per email che per posta.
Ben diverso, ma non meno rischioso, è il caso in cui ci si trovi già in Lussemburgo nel momento in cui bisogna iniziare le ricerche di un alloggio.
Oltre ai siti internet e all’accorgimento dei suddetti dettagli, è facile rivolgersi ad una delle numerose agenzie immobiliari esistenti sul territorio.
In tal caso è bene verificare che l’agenzia immobiliare che si occupa dell’annuncio abbia un sito internet, una sede fisica e dei numeri di telefono per contattare i vari intermediari. Una volta ottenuto l’appuntamento per visitare l’alloggio, non bisogna dimenticare una serie di domande da porre all’agente e al proprietario qualora fosse presente, per evitare di far fronte, successivamente, a spese inaspettate: ad esempio sulle spese incluse nell’affitto, sul contratto obbligatorio di assicurazione contro i rischi di incendio e furto, sulle spese di agenzia nonché su eventuali mobili che non saranno a disposizione del locatario, una volta stabilitosi.
Verificate le precedenti informazioni e dimostrato interesse nell’alloggio, è bene firmare il contratto di locazione dinanzi al proprietario e all’agente immobiliare, pagare la commissione a quest’ultimo in corrispondenza della firma del contratto ricevendone la rispettiva fattura e verificare che il conto corrente bancario o postale del proprietario sia lussemburghese e non intestato a pseudonimi.
Per completezza, vale sottolineare come il contratto di affitto, in Lussemburgo, non necessariamente debba essere sottoposto alla tassa di registrazione e che, solitamente, è possibile effettuare disdetta tre mesi prima della scadenza del contratto, la cui durata è da valutare con il proprietario, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.
Trattasi di piccole attenzione che eviterebbero di affrontare liti con proprietari o con agenzie immobiliari, con conseguente applicazione del diritto lussemburghese ed il ricorso al caro sistema legale del Paese.
Rita Marsico