Svelate tutte, o quasi tutte, le novità del CCRN durante la conferenza di presentazione del nuovo programma, ieri (30 settembre, 2014 ndr) al Grund.
Al centro della scena il nuovo logo del Centro Culturale, dinamico, giovane e di immediata lettura che amplia il significato del logo precedente pur mantenendone i tratti distintivi. In questo nuovo simbolo, che a dispetto del forte impatto vuole essere un cambiamento minimo e graduale dell’immagine dell’Abbazia, viene solo in parte modificata la struttura della chiesa che risulta ora al centro di un luminoso sole giallo. La torre invece acquista una nuova valenza simbolica e diventa “un faro che attira a se il mondo culturale che lo circonda”, così come definito dalla direttrice Ainhoa Achutegui.
A completamento del nuovo logo si è deciso anche per un nuovo nome, che fosse semplice da ricordare e al contempo unico. Proprio per rispondere a un bisogno di esclusività si è preferito al nome Neumünster, inflazionato da tutti gli omonimi presenti sul territorio tedesco, il tradizionale Neimënster che riporta unicamente e univocamente al Granducato.
Naturalmente la necessità di un adeguamento graduale dipende dall’abitudine ormai consolidata dei cittadini alla denominazione decennale del centro. Il cambiamento di certo strizza l’occhio a un pubblico giovane, più difficile sarà il passaggio dal vecchio al nuovo per i già fruitori anche se il sito https://www.ccrn.lu/ continua ad essere, almeno per il momento, attivo e funzionante e il reindirizzamento sulla nuova piattaforma è intuitivo e rapido proprio a partire dal logo in primo piano.
Per quanto riguarda il nuovo catalogo, De gudde Grond 32, la novità principale consiste nella nuova suddivisione degli eventi in tre sezioni di interesse. Clé de Voûte raccoglie tutto ciò che viene dal mondo dei professionisti; Grondsten è la sezione dedicata alla produzione delle associazioni strettamente legate alla storia del centro e che ne rappresentano la parte più intima e solida, e infine Maisons, che presenta gli eventi in collaborazione.
La prima release del calendario è Autumn Leaves a cui faranno seguito Spring Session, Tremplin e Passions et Lamentations. Nomenclature che si riferiscono rispettivamente alll’Eurojazz e ai diversi tipi di musica: jazz sperimentale, classica e barocca. Last but not least, nel nuovo Gudde Grond la presentazione di tutti gli eventi in calendario è bilingue (inglese, francese e tedesco le lingue utilizzate) così da rispondere alle esigenze di multiculturalità del territorio.
Oltre al Jazz Festival dal 3 al 19 ottobre, altri festival riguardano il cinema, il teatro e l’arte. Il 31 gennaio verrà inaugurata la mostra di Catherine Lorent, nata dalla collaborazione tra Neimënster, Casino e MUDAM.
Tra gli italiani in cartellone, il duo di musicisti jazz formatisi sotto la guida di Enrico Rava, Gianluca Petrella e Giovanni Guidi; la scrittrice sarda vincitrice del Premio Campiello, Michela Murgia e infine un ciclo di serate in onore di Eduardo De Filippo nel trentennale della sua morte, i prossimi 31 ottobre e 22 – 23 novembre.
Il programma completo in pdf su www.neimenster.lu
Eleonora Cianfrini