Manuel Zurria, uno dei più grandi flautisti mondiali di musica contemporanea, sarà in concerto l’8 ottobre (ore 20) alla Philharmonie de Luxembourg per il concerto «Musica Contemporanea» Rencontre avec l’Italie, con opere di Marcello Pusceddu, Arthur Stammet, Fabrizio de Rossi Re, Roberto Zanata, Fabrizio Casti Claude Lenners, Laurent Willkomm e Pierre Jodlowski. Il concerto, organizzato dall’associazione Noise Watchers Unlimited a.s.b.l. il cui presidente Claude Lenners non è nuovo a collaborazioni con musicisti italiani, verterà su un repertorio di música elettroacustica contemporánea.
A Zurria abbiamo chiesto:
Tre aggettivi per descrivere la tua musica.
Difficile dal momento che non sono un compositore ma un interprete. Rispetto al lavoro che faccio: appassionante, indefinibile, sorprendente.
Catania, la città nella quale sei nato, offre una scena musicale molto eterogenea. C’è un artista con il quale ti piacerebbe collaborare?
Se fosse stato vivo mi sarebbe piaciutocoinvolgere il poeta Turi Salemi, che ho conosciuto molti anni da: una persona con disturbi psichiatrici gravissimi ma totalmente dedito alla sua arte. Ho letto recentemente il suo breve romanzo PHIL (Mesogea, 2007, ndr) un lavoro molto interessante.
Sei considerato uno dei più grandi flautisti mondiali di musica contemporanea che, con le contaminazioni con la minimale e l’elettronica, ha rinnovato il concetto di musica per flauto. Quanto ti ha dato la musica e quanto tu hai dato a lei?
La musica non fa prigionieri. Richiede una dedizione totale del pensiero e delle azioni. Rinnovare il repertorio e la figura stessa dell’interprete è una necessità, dal momento che il mondo si trasforma velocemente e dobbiamo stare al passo coi tempi. La tecnología, l’elettronica, il digitale, come potremmo faar finta che non esistano?
(picci)
Biglietto: 15 euro
Informazioni: http://www.philharmonie.lu/