Che a volte le parole siano cosa superflua è risaputo, niente di più vero quando è la natura a far parlare di sé, regalando uno spettacolo unico e affascinante. Questo è quanto sta accadendo nella in Sicilia, dove la forza della natura si sprigiona nella sua essenza più profonda: ben due vulcani, Etna e Stromboli, si fanno eco per avere l’ultima parola. L’Etna, affettuosamente chiamata anche a Muntagna in dialetto siciliano (la Montagna), geograficamente collocata nella provincia di Catania, sulla costa orientale della Sicilia, con i suoi 3350 metri di bellezza rappresenta il vulcano attivo più alto d’Europa e patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il vulcano, che non a caso è anche classificato essere tra i più attivi al mondo, ha ripreso la sua attività nel luglio scorso, tra boati, tremori, nuove bocche eruttive e le suggestive colate di lava che da sempre affascinano turisti e curiosi, increduli dinanzi a tanta natura.
Una presenza importante, di quelle che si fanno sentire, l’Etna domina imponente il territorio, visibile nelle “giornate buone” in tutta la Sicilia.
E poi, Stromboli, altro vulcano, altra storia: situato nell’isola appartenente all’arcipelago eoliano con Messina quale provincia, in realtà sembra essere la terra di iddu (lui), termine dialettale per fare riferimento al divino insito nei fenomeni della natura, impossibili per l’uomo da controllare. Anche in questo caso il vulcano rappresenta una presenza importante per l’intera isola e sta regalando scene di una bellezza incredibile.
Qui la spettacolarità del fenomeno, significativo già per sua natura, è notevolmente amplificato per la presenza di un altro elemento di grande effetto, l’acqua.
Acqua e fuoco: due elementi primordiali che si contendono la scena; così , quando i fiumi di lava rosso fuoco si riversano sulle acque del Tirreno si comprende la forza di una terra così suggestiva, in cui l’acqua fa da specchio alla cascata di lava sotto un cielo stellato.
Silvia La Rosa
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