Un film non proprio bello. Un film BELLISSIMO! I superlativi non sono esagerati quando una pellicola coniuga qualità tecniche e stilistiche con sfumature agrodolci, che sfiorano con garbo temi coraggiosi.
Ieri sera (3 giugno, ndr) alla Kulturfabrik di Esch/Alzette la prima assoluta di CLOWNWISE ha stregato il pubblico, proprio come solo la disincantata, semplice magia di un pagliaccio può fare. Il film di Viktor Taus, prodotto anche da Tarantula Luxembourg “del nostro” Donato Rotunno, narra il vecchio conflitto di tre grandi amici e clown a Praga, che per tre decenni si portano dietro il malcelato rammarico di essersi separati, trascinandosi un rancore che (lo scopriamo per fortuna alla fine) non ha più senso che esista.
Nel percorso magistrale della pellicola diretta da Viktor Taus si alternano i drammi familiari dei tre: scontri generazionali, malattia, incomprensioni. Il tutto affrontato senza retorica, senza veli. Con inquadrature emozionanti ed interpretazioni ad effetto.
Un film che ti cattura dalle prime scene e ti trascina in un vortice di emozioni e consapevolezze. E che vibrano al ritmo alternato di una celebre composizione di Carlos Santana della fine degli Anni Novanta, su un palco virtuale che è metafora di vita e di pensiero.
Maria Grazia Galati