Maturità e giovinezza, classicità e modernità, storia e attualità.
Tutto questo, e molto di più, è stato l’esordio di “Inno Tour 2013” di Gianna Nannini, partito con un enorme successo di pubblico venerdì scorso da Roma.
E’ stata una gran bella festa, una passeggiata rock attraverso il tempo, con il giusto mix tra canzoni dell’ultimo album e brani che escono dalla valigia dei ricordi, rispolverate a lucido per l’occasione, proprio per viverle dal di dentro.
Quando la maturità lascia dei segni artistici così elevati, per dominio del palco, per capacità vocali, per preparazione atletica supportata da un completo controllo emotivo, non ci si può non stupire, tanto che quando Gianna a un certo punto ha dichiarato di essere a corto di fiato, non ci ha creduto proprio nessuno e tantomeno lei che si è scatenata ancora più forte di prima.
A due anni dall’ultimo tour la Nannini ha scelto grandi collaborazioni internazionali: per l’architettura musicale delle partiture Wil Malone, storico produttore di Iron Maiden, Verve, Depeche Mode mentre per la parte visual si è rinnovata la collaborazione con Patrick Woodroffe, light designer per gli ultimi show di Rolling Stones, Genesis, Lady Gaga, Bob Dylan, Elton John.
Una meravigliosa creatura, Gianna, che ha reso Indimenticabile la serata romana del suo affezionatissimo pubblico, al quale ha fatto cantare a squarciagola Scegli me e che ha trasportato con la sua energia in prossimità della Fine del mondo.
Gilda Luzzi