Una bici mille speranze 2013
dal Sud al nord del Mondo
da Ushuaia all’Alaska
Il viaggio di Mauro, chiamato “dal Sud al Nord del mondo”, prevede un percorso in solitaria di circa 25.000 Km, da Ushuaia (Argentina) all’Alaska. Tra il Sud e il Nord del mondo, Mauro vuole creare un collegamento, simbolico e di solidarietà
Con l’anno 2013 è cominciata anche la nuova straordinaria impresa in solitaria di Mauro Talini, ciclista di Massarosa–Lucca, insulino dipendente dall’età di 11 anni.
Mauro, partito il 1 gennaio 2013 da Ushuaia (Argentina), ha già percorso più di 4500 kmin sella alla sua bicicletta con l’immancabile bandierina che porta lo slogan di “Diabets no limits” e “L’Amore crede nell’impossibile”.
Il 3 febbraio Mauro ha raggiunto Santiago dove è stato accolto dal Console e dall’Ambasciatore Italiani.
Mauro pedalerà per 7 mesi per un totale di25.000 km fino in Alaska. I km percorsi sono solo i primi di una lunga serie ma sembrano già tanti, anche perché egli ha già incontrato diversi ostacoli: vento contrario a più di90 kmorari, un ginocchio dolorante, kilometri nel “nulla” che lo costringono a fare grandi rifornimenti di acqua, cibo e medicine, e che portano la bici a pesare fino a44 km. Per non parlare poi di 5 giorni consecutivi pedalando sullo sterrato fatto di pietre, copertoni rotti senza trovare i ricambi nella desolata Patagonia, notti in tenda ma anche paesaggi fantastici, il ghiacciaio Perito Moreno, i cavalli selvaggi e le praterie come un film western… Egli sa che altre difficoltà lo aspettano quando tra 15 giorni raggiungerà il Copiapo: il deserto de Atacama.
Mauro è spinto da una forza d’animo non comune che tutti noi gli invidiamo, da persone che lo incrociano per strada e si interessano al suo progetto, continua a fare conoscenze, a stimolare tutti con i racconti del suo viaggio, con il suo impegno… per non dimenticare mai i motivi che l’hanno portato a questa straordinaria impresa.
Diabete no limits: continuare a dimostrare che il diabete non è un limite e promuoverne la prevenzione con lo sport.
Povertà no limits: continuare a raccogliere fondi a sostegno dei progetti educativi rivolti ai bambini nelle Missioni in Brasile, Argentina, Messico e Bolivia dove le Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe operano da diversi anni.
Lasciatosi l’Argentina alle spalle, durante il suo viaggio sulla Ruta 5 i carabinieri si interessano di lui e fanno accorrere la direttrice della radio per farlo intervistare in diretta, la gente che lo incontra con lui si apre, racconta, chiede, domanda, si interessa. Un viaggio dentro se stessi, attraverso l’America intera, un viaggio verso l’Alaska e soprattutto verso gli altri.
L’arrivo a Santiago dopo tanti kilometri nel nulla, un albergo sembra un miraggio, una piazza è una scoperta, un gelato un “lusso” da godersi con calma. Le persone sono sempre delle scoperte: curiose, affascinate dalla spontaneità di Mauro, dal suo far sembrare facile quello che invece non sempre lo è. Un’avventura meravigliosa che continua e un uomo straordinario che pedala.
Chi è Mauro Talini?
Mauro Talini è un ciclista diabetico insulino dipendete dall’età di 11 anni. Inizialmente Mauro non accetta la malattia ma l’esperienza e la maturità, lo porteranno ad accogliere la propria realtà, consapevole che quello dell’accettazione è un passo necessario da fare per vivere bene sotto tutti i punti di vista: solo quando si accetta il proprio limite non lo si vede più come tale, ma come uno stimolo per migliorarsi e dare il meglio di sé.
Diabetes no limits è diventato così il messaggio che Mauro vuole gridare al mondo e cerca di comunicarlo “pedalando in solitaria”, dimostrando così che per lui il diabete non è un limite ma, anzi, una scuola di vita.
Mauro e lo sport
Nel 2001 Mauro Talini mosso dalla passione per il ciclismo, inizia a organizzare ogni anno straordinari viaggi in solitaria, prima in Italia, poi in Europa e infine nel mondo: Italia ,Capo Nord, Gerusalemme, Fatima, Santiago de Compostela, Lourdes, Czestochowa, Berlino, Amsterdam e in tanti altri posti d’Europa e del mondo.
I suoi itinerari, scelti e preparati personalmente, diventano sempre più coraggiosi e le distanze sempre più lunghe.
Mauro e la solidarietà
Nel periodo tra dicembre 2009 e febbraio 2010 Mauro ha realizzato una pedalata in solitaria straordinaria, denominata Una bici mille speranze a favore della Città della Speranza in Brasile. In questo egli Mauro ha percorso9.286 kmattraverso la Bolivia, il Brasile e l’Argentina con due precisi obiettivi:
- continuare a dimostrare che il diabete non è un limite;
- raccogliere fondi a sostegno del progetto “La Città della Speranza” che le Missionarie dell’Immacolata- padre Kolbe e l’Associazione Internazionale Padre Kolbe A.I.P.K. Onlus stanno realizzando a Riacho Grande (San Paolo – Brasile).
Il percorso da Ushuaia all’Alaska
Nei circa 7 mesi necessari per percorrere la distanza prevista, Mauro seguiràla Panamericanae toccherà i seguenti Paesi:
– Argentina (Ushuaia e Santiago)
– Cile (Santiago e Antofagasta)
– Perù (Lima)
– Equador (Quito)
– Colombia (Medellin)
– Panama (Panama City)
– Costarica (San Isidro de El General)
– Nicaragua (Managua)
– Honduras
– El Salvador
– Guatemala
– Messico (Città del Messico)
– Stati Uniti (California e Los Angeles)
– Canada (Calgary)
– Alaska (Prudhoe Bay)
Mauro, un perché? Tanti perché?
Per Mauro Talini ilsuccesso dell’iniziativa Una bici mille speranze è stato la conferma che, per lui, affrontare lunghe pedalate in solitaria è la strada giusta da intraprendere per dare all’umanità un segno di speranza, non solo mostrando come sia possibile gestire una malattia che ad oggi appare ancora misteriosa nella sua causa, ma anche per dare un aiuto concreto.
Tuttora Mauro continua a mettere in gioco se stesso e la sua vita cercando di dare il suo contributo alle cause nelle quali crede per quello che é: un ciclista, insulino-dipendente, amante dell’avventura, solitario, ricercatore di Dio… E ora più chemai Mauro è deciso a non fermarsi o, come esprime nel suo motto, a non mollare mai, andare avanti.
«Quando si sperimentano delle imprese che toccano profondamente il cuore e tutta la nostra vita, non ci si può fermare, non si può dire basta; quando queste imprese non si fanno solo per se stessi ma per degli ideali che danno speranza a tante altre persone, ecco che gli obiettivi diventano sempre più grandi».
Mauro Talini
Si può seguire il percorso di Mauro nel suo sito www.maurotalini.blogspot.it/2013 attraverso un GPS che localizza la sua posizione. Mauro scrive giornalmente sul suo blog e pubblica le foto più significative su facebook.
Fai una donazione: http://www.maurotalini.it/default.aspx