Accolta nell’atmosfera elegante ed ovattata della residenza italiana dell’ambasciatore Raffaele de Lutio a Lussemburgo, la stampa locale ha incontrato martedì 28 febbraio 2012 Paolo Di Croce e Thierry Origer, rispettivamente segretario generale di Slow Food International e presidente di Slow Food Luxembourg.
Di Croce ha parlato ad un folto pubblico (oltre ai giornalisti erano presenti anche alcuni celebri ristoratori ed “addetti ai lavori” del settore gastronomico in genere), spiegando in maniera chiara e concisa la filosofia di Slow Food, che da molti anni opera senza scopo di lucro al fine di promuovere un concetto di cibo BUONO, PULITO, GIUSTO. Ovvero un cibo che non nuocia alla salute, che rispetti l’ambiente e che permetta di non speculare a livello economico. Slow Food è presente in 150 Paesi del mondo e conta circa 100.000 soci. Tanti sono in progetti già realzzati da SF o in programma. Fra i più importanti, quello legati all’educazione alimentare, fatto in collaborazione con le scuole. Mentre una grande sfida, ha aggiunto Di Croce, è quella per SF di permettere a piccoli produttori di qualità di far conoscere e commercializzare meglio ed in maniera più ampia i propri prodotti. Proprio al microfono di PassaParola, il segretario generale si è detto soddisfatto a tale proposito dell’incontro (avvenuto la mattina stessa) col vicepresidente italiano della BEI (Banca Europea Investimenti), al fine di aiutare a livello finanziario i protagonisti di questa preziosa nicchia di mercato. Alla domanda “cosa pensa del nuovo ministro Mario Catania, per le politiche agricole?”, Di Croce ha risposto di essere molto contento ed ottimista in merito ai programmi di governo di una persona che ha avuto la fortuna di conoscere personalmente e che ritiene molto preparata e competente in materia.
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Maria Grazia Galati