In un periodo in cui la fuga di cervelli è all’ordine del giorno risulta particolarmente significativo quando vengono “riconosciuti” dei cervelli  italiani che operano in Italia.

A Grenoble, durante la conferenza della Società Europea di Fisica, sono stati consegnati 10 ambiti premi, di cui ben 5 sono andati a dei fisici italiani. Il premio più prestigioso è andato a  Luciano Maiani, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Maiani, assieme a Sheldon Lee Glashow (Nobel nel 1979) e John Iliopoulos  è stato premiato «per il contributo dato alla teoria dei quark nel quadro dell’unificazione delle interazioni elettromagnetiche e deboli». I tre fisici hanno elaborato una teoria che, ancora al giorno d’oggi, rappresenta un punto fermo per ogni indagine nella fisica delle particelle elementari.

Gli altri fisici italiani premiati sono stati: Paolo de Bernardis (Università di Roma La Sapienza) con il il premio Giuseppe e Vanna Cocconi; Davide Gaiotto con la medaglia Gribov, Paolo Creminelli con il premio Giovani Fisici e Andrea Rizzi, con un riconoscimento per lo sviluppo di uno specifico software.

E. Cutullè

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