Se avete immaginato e creduto che i vostri risparmi si stiano riposando nelle casseforti delle banche, immobili ad aspettarvi fino al giorno in cui deciderete di ritirarli ed usufruirne, è ora di svegliarvi e realizzare che la faccenda è tutt’altra! Il denaro depositato su un qualsiasi conto corrente od un libretto è « preso in prestito » dalla banca ed investito in progetti svariati di cui non si parla per mancanza di informazione e di conoscenza in materia.
Senza esserne quindi coscente Pinco Pallino si ritrova a finanziare suo malgrado la produzione di armi o mine anti-uomo, la costruzione di una centrale nucleare in una zona sismica o ancora l’istallazione di una diga il cui impatto puó stravolgere l’ecosistema locale, inghiottire antiche rovine storiche, creare conflitti tra popoli vicini (cfr. la città termale di Allianoï).
Jocelyne Lemaire Darnaud, con il suo ultimo documentario «Moi, la Finance et le Développement Durable », spiega come in Francia, proprio da questa presa di coscenza, sia nato un movimento che allea finanza e responsabilità morale. Ed il movimento si esporta anche in altri paesi dell’Europa e del mondo.
La proiezione del documentario, avvenuta alla Cinémathèque di Lussemburgo, è stata arricchita dall’intervento di Anne-Catherine Husson Traoré (Novethic), uno dei personaggi del documentario stesso. Come da lei ribadito, oggi giorno esistono dei libretti bancari detti verdi, od ancora degli ISR (Investimenti socialmente responsabili), attraverso i quali il cittadino può non solo interessarsi all’aspetto finanziario (rischio/rendimento) dei suoi averi, ma e soprattutto decidere come impegnarli attraverso dei criteri etici, sociali ed ambientali.
Scelte che mirano alla fraternità invece del semplice profitto, alla solidarità, al rispetto invece del puro guadagno.
Per ritrovare la lista delle prossime proiezioni: il sito, http:// financedurable-lefilm.com/
Elisabetta Fatichenti